Pistoia - Venezia: commento alla partita

Cerchiamo di analizzare il match disputatosi in Toscana, trattando i fondamentali che hanno deciso la partita. 

Rimbalzi: il punteggio finale non è altro che il frutto di 21 possessi in più per Pistoia. Straordinaria la reattività sotto canestro dei toscani che, trascinati da un Ed Daniel in "versione monster", hanno conquistato ben 49 rimbalzi. Venezia è mancata a livello di energie ed organizzazione: se da una parte gli avversari erano più atletici, dall'altra qualche "misura di sicurezza" nei confronti di Daniel doveva essere adottata. 

Attacco: altrettanto importante è stata la fase offensiva, dove il merito di Pistoia è stato quello di attaccare il ferro e puntare sui mis-match favorevoli. Johnson, infatti, non aveva rivali dentro l'area ed il suo tiro dalla media si è rivelato un'arma letale. Ad aiutarlo un Ed Daniel che seguiva ogni tiro - suo e dei compagni - cercando di correggere con tap-in i possibili errori. Per chiudere il cerchio un ottimo Kyle Gibson, perfetto dalla lunetta e nelle penetrazioni. 

Per Venezia le poche idee concrete sono state offerte da Smith e Vitali, unici fari nella fitta nebbia veneta. Prestazione da 18 punti di Taylor che - salvo una fiammata in cui è stato pescato libero dai compagni - si è dimostrato troppo accentratore. 

Difesa: nonostante parte della critica accusi Venezia, non è sembrata particolarmente negativa la prestazione dei lagunari. Pistoia con 21 possessi in più ha segnato 81 punti in casa, il che dimostra come a tratti i veneziani abbiano fatto il loro dovere. Le note di demerito sono per Smith e Peric che, soprattutto a rimbalzo, non hanno saputo opporre resistenza alla furia di Ed Daniel. Ci si aspettava di più anche da Linhart e Taylor i quali hanno permesso parecchi punti ai pari-ruolo avversari. I punti di Johnson, invece, sono stati di puro talento: a parte un iniziale debacle di Magro la difesa di Easley è stata buona. 

Pistoia invece è stata molto solida; l'impostazione difensiva non era da urlo, ma le energie e la grinta schierate erano quelle giuste. 

Conclusioni: Pistoia ha giocato la sua partita, puntandola sul fisico e vincendola sul fisico. Bravo coach Moretti a nascondere le evidenti difficoltà al tiro della sua squadra (che ha chiuso con 3/13 dalla distanza) e a scommettere tutto sul pitturato. Per Venezia i problemi sono sopratutto dovuti alle individualità. Tony Easley ha dimostrato impegno difensivo, ma i suoi 3.4 rimbalzi di media e la totale assenza di gioco offensivo stanno costando caro a Venezia (basti pensare che il pivot segna il 70% dei suoi punti con schiacciata). Taylor non riesce a produrre gioco di squadra, ma solo conclusioni personali (di cui molte forzate). Linhart dopo una buona prestazione torna a deludere. In casa Reyer saranno indispensabili i recuperi di Giachetti e Rosselli per garantire a Markovski energie e rotazioni più lunghe.