Erick Green: 'All'inizio ero timido. Ora gioco come so e mi diverto'
Le parole del rookie della Mens Sana
Erick Green, grande sorpresa in casa Mens Sana Siena, soprattutto nelle ultime uscite, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sfida da Top 16 contro Malaga questa sera.
Ecco le parole del rookie della Montepaschi.
“Siamo migliorati partita dopo partita, come squadra sentiamo di essere cresciuti. Quando abbiamo perso in Polonia, la rabbia in spogliatoio ci ha dato la consapevolezza di dover credere l'uno nell'altro e migliorare la difesa: così siamo cambiati.
Ad Atene senza Hackett. Ho avvertito che serviva un passo avanti. Hackett è il leader vocale e realizzativo, c'era bisogno di colmare il vuoto. Così mi sono sentito più a mio agio e più aggressivo, sentendomi più libero di tornare al basket dei tempi del college.
Inizio di stagione. All'inizio ero timido, è naturale in un posto nuovo. Ho smesso di pensare troppo e ho cominciato a giocare come so e divertirmi. Un nuovo inizio. Non più in America, con gli amici e la famiglia. Ma il più giovane in campo, in un ruolo e un gioco diverso, tanti viaggi. Poi al college ero il migliore in squadra e qualcosa era concesso, qui c'è stato l'impatto con l'essere professionista e comportarsi come tale. E andare in palestra sapendo di avere ogni giorno da imparare, con l'aiuto dei veterani. Ma da solo.
Scelto da Denver. Conosco Ty Lawson, veniamo dalla stessa area in Virginia. L'obiettivo era fare un anno qui per crescere. Ho parlato con chi come Dowdell e Jackson ha giocato per Crespi, un coach di cui Denver ha grande rispetto, e fiducia che con lui io sia pronto l'anno prossimo per la Nba. E' preparato, dà carica, ha voglia di vincere e la stessa passione che ho io. Il lavoro pagherà.
Miglioramenti da fare. Essere un tiratore continuo, ed essere sempre aggressivo come chiede Crespi. La difesa è migliorata, dovrei essere più vocale come play. So di doverci lavorare per essere pronto”.