Max Menetti: 'Temo che a Reggio non si farà mai il palasport'
Le parole di Menetti che ha anche un ricordo triste, legato a Gara 7 a Roma degli scorsi playoff
Max Menetti, coach della Grissin Bon Reggio Emilia, ha parlato a Il Resto del Carlino.
Ecco le sue parole, anche sulla vicenda del palazzo dello sport.
Reggio un giorno potrà lottare per lo scudetto? No, non credo. E vi spiego subito il perchè. Perché a Reggio non si farà mai il palasport e ad un certo punto neppure san Landi potrà più sostenere questo carico. La verità è che il palasport lo dovrebbe fare lui a Corte Tegge. Oppure, in alternativa, portare via la squadra da Reggio. Io al suo posto sceglierei una di queste due soluzioni. Stefano, invece, non lo farà mai perché vuole aiutare la sua città e costruire qualcosa di importante. Non vorrei che, in primavera, un altro plastico di un possibile nuovo palasport, il quarto o il quinto degli ultimi 20 anni, finisse in cantina. L'unica cosa che mi sento di aggiungere, da reggiano, è che se questo dovesse accadere, mi auguro che i nostri tifosi se lo ricordino nel momento in cui si andrà a votare. Allora la Pallacanestro Reggiana potrebbe costruirsi un futuro importante. Anche se, lo sapete, io continuo a dire che dobbiamo superare il traguardo dei tre anni consecutivi in serie A. In tutta la nostra storia non ci siamo mai riusciti». Lei ha vinto 55 partite delle 99 disputate: è soddisfatto? «No, mi mancano due vittorie. Quella a Capo d'Orlando e quella in gara-7 a Roma nei play-off scudetto della scorsa stagione.
Ricorso triste? Sì, è relativo a gara-7 a Roma nei play-off, la scorsa primavera. Quando ci hanno sistemato un gruppo di ultras dietro la panchina pensando di condizionarci. In realtà tutto questo non ci ha influenzato per niente, malgrado abbiano rubato la lavagnetta a Cagnardi. Roma ha vinto meritatamente e avrebbe vinto in ogni caso, ma quella scelta è stata proprio triste”.