Brindisi espugna il Taliercio e batte la Reyer 82 - 87
Dyson ed Aminu segnano 42 punti con una valutazione complessiva di 45. La Reyer non regge l'urto.
Venezia: si scontrano due candidate ai playoff e per entrambe sarà importante vincere, anche se per Venezia di più. L'inizio dei lagunari non è stato dei migliori ed al momento la squadra si trova ferma a quota 2 punti. Sarà necessario dare una scossa e soprattutto ribadire l'inviolabilità del campo di casa. Si cercano conferme da parte della coppia play e del centro Easley: hanno fatto vedere il potenziale, ma servirà più costanza. Quanto a Taylor tutti si aspettano una svolta.
Brindisi: la squadra di coach Bucchi è partita senz'altro bene e, sopratutto in casa, ha dimostrato di essere un'avversaria poco gradita. Giocatori alla prima esperienza in Italia e di talento disegnano il nuovo volto dell'Enel, capace di segnare molti punti e di essere pericolosa in transizione. Dovranno sicuramente riscattarsi gli statunitensi Lewis e Snaer che fino ad ora non sono stati incisivi.
Verdetto del campo:
Le squadre partono in assoluto equilibrio, a trascinare i propri compagni sono da una parte Smith e dall'altra Dyson e Aminu. Nel secondo quarto Venezia inizia a correre e coglie di sorpresa la difesa brindisina. È Dyson con 7 punti di fila a permettere un parziale recupero: il primo tempo finisce 39 - 32. Nel terzo quarto Brindisi è brava e, mattone dopo mattone, recupera e sorpassa la Reyer. Non aiutano i due tecnici e l'antisportivo fischiati ai lagunari. Quarto tempo duro per la la squadra di casa. Aminu è sempre sopra il ferro e gli schemi difensivi di Venezia si fanno cogliere troppo impreparati. Vince Brindisi 82 - 87.
Nonostante la vittoria servisse più a Venezia è stata Brindisi a conquistare il Taliercio contro una Reyer che ha commesso delle pesanti ingenuità in fase difensiva ed offensiva. In possessi fondamentali si è visto Peric portare palla (perdendola) e Taylor "sparare" tiri con poco senso. Nessuno ha mai voluto pensare ad Aminu e, nonostante il centro di Atlanta facesse il bello ed il cattivo tempo, Mazzon ha insistito con un quintetto senza centro.
Brava Brindisi ad intuire chi erano gli uomini giusti (Dyson ed Aminu) ed a puntare su di loro. La scarsa adattabilità di Venezia è costata cara e la prestazione monster di Smith (valutazione di 29) non è bastata.
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