Rissa post Virtus-Fortitudo U19, precisazione di Stefano Magagnoli
Precisazioni a suon di lettere alla stampa
Come scrive Bolognabasket, arriva un'altra precisazione in merito alla rissa post derby Under 19 tra Virtus e Fortitudo.
Questo messaggio è di Stefano Magagnoli.
Dopo quanto è accaduto martedì sera, era mia intenzione non rilasciare alcuna dichiarazione sui fatti che mi hanno visto coinvolto, soprattutto perché sento di aver agito, in una situazione di alterazione, con metodi che sono lontani anni luce dal mio modo di pensare e di essere.
Ma leggendo su questo sito web le dichiarazioni rilasciate dal signor Pesino, sento la necessità di dare anche la mia versione dell’accaduto.
La sera di martedì, dopo la partita, stavo parlando con un gruppo di genitori quando ho sentito apostrofare in modo pesante mia moglie. Tengo a precisare che ero di spalle, e voltandomi ho notato che il signor Pesino stava spintonandola. Mi sono messo in mezzo, senza spingerlo ma cercando di sedare l’alterco. Che tuttavia pochi istanti dopo è ripreso, e a quel punto ho fatto l’errore (lo riconosco: un errore) di girarmi verso Pesino, che mi ha invitato ad uscire per risolvere personalmente, tra di noi, la situazione. Mentre mi trascinava verso l’uscita ci siamo spinti reciprocamente, e lui è finito contro una siepe.
Mi sono avvicinato ed ero sinceramente dispiaciuto, volevo addirittura scusarmi, ma ho ricevuto un pugno sul volto, che mi ha fatto cadere. Mi sono rialzato e a quel punto ero alterato, al punto che ci hanno tenuti stretti. Mi sono divincolato e l’ho colpito. Non da dietro, non con una pietra. Anche se questo non sminuisce la gravità di un comportamento che, l’ho detto, non fa parte del mio carattere. Ero come in trance, dopo essere stato colpito. Ma quando l’ho visto a terra l’adrenalina è scemata di colpo, mi sono disperato. E ancora adesso sono scosso, e soffro profondamente per quanto è successo.
Ritengo che sia giusto, a fronte delle dichiarazioni del signor Pesino, che anche la mia versione dei fatti venga tenuta in debito conto. Ma resta inteso che vorrei che questa storia finisse al più presto, e che mi prodigherò perché questo succeda. Penso che sia la cosa migliore, per evitare rabbie e livori che potrebbero protrarsi, coinvolgendo anche i nostri ragazzi che già hanno dovuto soffrire per quello che è accaduto martedì. Come hanno messo bene in chiaro i presidenti delle due società con il loro comunicato. Io la penso come loro. E vorrei che l’errore di un momento non diventasse l’occasione per creare mostri, o fratture insanabili.