Simone Giofrè: 'Siamo ancora un cantiere aperto'
Le parole del DS della Cimberio Varese
Simone Giofrè, direttore sportivo della Cimberio Varese, ha parlato a La Prealpina dell'inizio stagione della squadra lombarda.
Varese ha perso 3 delle prime 4 gare, vincendo l'esordio in Serie A contro Reggio Emilia.
"In coppa si gioca un basket più fisico rispetto a quello italiano dove prevale la dinamicità sulla stazza fisica, e abituarsi a contatti più duri e ad un metro arbitrale diverso richiede comunque un minimo di tempo. Valutate tutte le componenti ambientali resta però il fatto che siamo ancora un cantiere aperto: non eravamo pronti una settimana fa e non poteva certo bastare la vittoria contro Reggio Emilia per sistemare tutte le sinergie di una squadra che ha bisogno di uno o due mesi per completare il processo di crescita. In Italia contro avversarie di pari livello puoi permetterti anche delle pause se la difesa regge e ti dà sicurezze. In Europa invece fai più fatica, fermo restando che Lubiana non è uno squadrone e noi siamo stati in grado solo in parte di giocare la partita che volevamo non sfruttando appieno l'occasione offerta dall'assenza di Jackson. Di sicuro comunque potrà essere una lezione utile se saremo in grado di farne tesoro, specialmente chi era al primo giorno di scuola in termini di esperienza internazionale come Polonara: la scelta societaria di giocare l'Eurocup è stata effettuata proprio per quel motivo. La fiducia nasce dal dato di fatto che dal raduno ad oggi abbiamo visto progressi continui. Quello che ancora ci manca è la regolarità e la continuità di rendimento: alterniamo dieci minuti ottimi ad altri dieci nei quali sembra che ci siamo visti per la prima volta. Negli allenamenti e nelle partite abbiamo toccato con mano i passi avanti di questo gruppo, ma ci penalizzano ancora gli sbalzi di rendimento che dobbiamo limitare.
Frank Hassell. È un problema non solo nostro legato a motivi contingenti: tanti club per motivi economici hanno pescato in campionati di livello inferiore al nostro e bisogna operare su questi ragazzi con pazienza e fiducia per abituarli ad un contesto più competitivo. Sicuramente ci sono cose che ancora non vanno bene ma è presto per esprimere giudizi definitivi: sappiamo che ci sono situazioni che non funzionano come vorremmo ma è doveroso lavorarci con la consapevolezza che i progressi non si vedranno nell'arco di una settimana ma serviranno tempi più lunghi.
Derby contro Milano. Sicuramente è una partita da affrontare a mente sgombra pur con l'incognita della prima volta del doppio impegno: anche Milano sarà reduce dall'Eurolega ma i loro giocatori sono più abituati a gestire i ritmi di coppa e campionato, mentre a livello fisico per noi è un fattore sconosciuto. La priorità per quanto ci riguarda è quella di progredire sul piano della continuità allungando la nostra tenuta sull'arco dei 40 minuti, e provare ad aumentare la qualità tecnica del nostro gioco".