Daniel Hackett: 'Dobbiamo lavorare molto ma le basi ci sono'
Le parole del giocatore della Mens Sana Siena
Daniel Hackett ha parlato a La Stampa dell'esordio in Euroleague contro il Galatasaray.
Siena giocherà al Nelson Mandela Forum di Firenze, sicuramente senza l'apporto del tifo organizzato che ha bocciato l'idea di 'emigrare' nel capoluogo toscano.
Ecco le parole di Hackett.
Euroleague a Firenze. Sarà diverso perché non siamo nel nostro campo abituale, dovremo fare il nostro meglio per adeguarci alla situazione e sicuramente essere pronti per giocarcela a viso aperto contro una squadra molto forte come il Galatasaray.
Incontro stasera con Petrucci. Al momento non ne so nulla, vedremo.
Siena promettente. Siamo una squadra completamente diversa negli uomini ma sempre competitiva. Sappiamo di avere molto lavoro da fare ma le basi ci sono. Non resta che attendere i miglioramenti e vedere come va questa stagione.
Dire No a Milano e restare a Siena. Convinto? Lo ero al 100% quando l'ho fatta, mai avuto dubbi. Sapevo che avremmo costruito una squadra buona, anche se con meno risorse rispetto al passato e alla stessa Milano.
I nuovi di Siena più intriganti. Kim English ed Erick Green hanno abilità e talento, ma sono alla prima grande esperienza. Josh Carter invece è più pronto, avendo alle spalle quattro stagioni in Europa tra Israele e Russia.
Euroleague 2012-13.Giocare due volte a settimana e scontrarsi con le squadre più forti fino ad aprile ha dato sicurezza, a me e a tutta la squadra, per poi rendere al meglio nei playoff e vincere il campionato. Siena ha sempre puntato a raggiungere il livello più alto possibile. Nella scorsa stagione è stata l'unica italiana alle Top 16, faremo il possibile per raggiungerle di nuovo.
Girone di regular season. C'è l'Olympiacos campione d'Europa, il Galatasaray campione di Turchia, il Bayern Monaco che è una squadra forte, Malaga insidiosa, i campioni polacchi dello Zielona Gora... Insomma, mani piene.
Olimpia, altra italiana d'Euroleague. Che Milano sia attrezzata non c'è dubbio. Hanno di che gestire il doppio impegno, è giusto augurare anche a loro, come rappresentanti della nostra pallacanestro, di fare più strada possibile.
Marco Crespi. Era già molto attivo anche da assistente di Banchi. Ci ha sempre spronati e il suo input si sentiva eccome. Ovvio che pretenda tanto dai suoi giocatori, anche perché lui, come tutto lo staff, è decisamente preparato".