Travis Diener: 'Dinamo, la mia scelta di vita'
Le parole del play della Dinamo e della nazionale
Travis Diener è tornato, pronto a vivere il suo quarto anno con la canotta della Dinamo Banco di Sardegna, il primo dei quattro che lo legano per contratto e per amore alla società biancoblu. Ieri pomeriggio il primo allenamento, l'abbraccio ai vecchi compagni e il saluto ai nuovi. Oggi la conferenza stampa con al suo fianco il presidente della Dinamo Stefano Sardara e Paolo Citrini (applausi al suo ingresso in Club House), poi di nuovo a lavorare in palestra in vista dell'esordio davanti al pubblico del PalaSerradimigni.
Le parole. Il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara: «Buongiorno a tutti, poco da dire...Travis non ha bisogno di presentazioni e parole, non perché non le meriti ma perché so e sappiamo cosa ci ha portato sino a qui. Quattro anni di contratto sono una scelta di vita, scelta che va considerata non soltanto da un punto di vista tecnico ma soprattutto umano». Travis Diener, playmaker della Dinamo Banco di Sardegna: «Quando ho deciso di firmare ancora per Sassari per me è stata una scelta condivisa con mia moglie, una scelta fatta per mia figlia. Una scelta di vita, questo è il posto migliore per me e la mia famiglia. Ottima organizzazione, ottimi rapporti con la dirigenza, con lo staff, con la nostra tifoseria. Il posto ideale. L'Italia? Sono orgoglioso di aver vissuto questa esperienza in azzurro, un giorno racconterò a mia figlia, ai miei figli in futuro questa avventura, dirò loro di aver rappresentato l'Italia. La Dinamo? Un gruppo molto divertente, ragazzi con cui ho un ottimo rapporto, in allenamento sappiamo divertirci ma quando occorre sappiamo anche fare sul serio. Sono rimasto impressionato dai giovani e dai nuovi arrivati, dovremo trovare la giusta chimica ma sono convinto che potremo fare bene. La più grossa differenza rispetto agli scorsi anni? Le aspettative che circondano la Dinamo. Io mi sento davvero bene fisicamente, finito l'Europeo ho staccato per una settimana, mi è servito a livello mentale in vista di una stagione molto lunga e impegnativa. È stata costruita una squadra molto competitiva, sapevo che sarei tornato in un team molto competitivo: io voglio vincere, ognuno di noi darà il suo contributo per puntare al massimo».