Mario Fioretti parla di Eurobasket, di Gentile e Melli

Mario Fioretti, assistant coach di Simone Pianigiani con l'Italia e terzo di Luca Banchi all'Olimpia è tornato a Milano dopo le 'fatiche' di Eurobasket.

Fioretti ha parlato a La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia

Eurobasket. Rappresentare il proprio Paese è bellissimo e responsabilizza molto. Il bilancio è positivo, anche se dopo la prima fase si pensava di poter fare di più. Nei quarti, contro la Lituania, abbiamo fatto una grande partita, che però ci ha prosciugati. Peccato per quei 5'nel quarto periodo...Giocando 11 partite in 18 giorni arrivi alla fine veramente distrutto. Ogni partita psicologicamente e fisicamente è stata come una finale. I ragazzi ci hanno provato fino alla fine, ma gli era rimasto poco. Però abbiamo fatto più strada di nazionali come Russia, Turchia e Grecia.

Alessandro Gentile. Gentile alla prima esperienza con i senior ha disputato un Europeo super. Ha mantenuto le sue qualità offensive rendendo il suo gioco un pochino più semplice. Meno palleggi e meno tiri. In difesa ha marcato avversari molto pericolosi, e l'ha fatto come una continua sfida.

Nicolò Melli. Ha stravolto il suo stile di gioco per darci una mano giocando da centro. In attacco ha dato profondità, anche 'rollando' senza ricevere il pallone. In difesa ha marcato giocatori grossi e con un gioco efficace spalle a canestro. Ha saputo essere decisivo per aggressività e mobilità.

Esperienze dei due ragazzi. L'abitudine a resettare la mente dopo una partita, a giocare sulla stanchezza contro avversari di altissimo livello. Sono cose che ti ritrovi nei momenti decisivi".