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Serie A 12/09/2013, 15.14

Serie A, quasi dimezzati gli italiani in quintetto (parte 2)

L'italia vola agli Europei ma nel massimo campionato saranno pochissimi gli italiani protagonisti

Serie A

Seconda parte del nostro viaggio sul ruolo che i giocatori italiani avranno la prossima stagione in Serie A.

PARTE 1.

Ecco nel dettaglio l’analisi dei ruoli degli italiani nelle 16 squadre di serie A 2013/2014:

SIENA: Hackett è il vero “franchise player” con un ruolo da protagonista assoluto in un backcourt dove avrà mansioni da playmaker e leader. Il neocapitano Ress avrà un ruolo tatticamente importante come nell’era Banchi come “stretch five” per aprire l’area, mentre Viggiano rimpiazzerà la storica bandiera Carraretto portando in dote più freschezza atletica (ma meno doti balistiche) con mansioni comunque da quinto-sesto esterno. Nella rotazione potrebbe entrare anche Cournooh che parte comunque da quinta guardia.

2012/2013: Hackett 10,7 punti in 25,2 minuti; Eze 5,9 punti in 16,0 minuti; Ress 4,6 punti in 15,9 minuti; Carraretto 3,9 punti in 15,3 minuti.

ROMA: Impossibile sostituire sul mercato italiano l’MVP Datome, l’ossatura base della squadra è straniera con D’Ercole confermato alle spalle di Taylor e Goss in un backcourt comunque più profondo con la scommessa su Moraschini, fortemente voluto da Dalmonte che lo ha avuto con la Nazionale Sperimentale. Stagione consecutiva numero 20 per Tonolli che lo scorso anno però ha giocato solo 17 minuti, probabile il ritorno di Alex

Righetti che dovrebbe completare le rotazioni con mansioni però limitate.

2012/2013: Datome 16,4 punti in 33,2 minuti; D’Ercole 4,9 punti in 22,3 minuti.

VARESE: Confermati gli emergenti De Nicolao e Polonara con un ruolo sostanzialmente analogo a quello della passata stagione; Rotazione a nove senza aver sostituito Cerella (al suo posto Mei o un elemento di pari valore tecnico ed economico) con l’ala di Ancona che potrebbe scalare qualche minuto da ala piccola.

2012/2013: Polonara 8,4 punti in 20,5 minuti; De Nicolao 4,1 punti in 16,9 minuti; Cerella 2,0 punti in 7,6 minuti.

CANTU: E’ una delle tre società passate dal 3+4+5 al 5+5 aggiungendo un pezzo pregiato del mercato estivo come Stefano Gentile, che sarà il cambio di play e guardia dietro Ragland e Jenkins. Ruolo centrale sul piano offensivo per Aradori che come in azzurro giocherà molto da ala piccola, dopo l’opaco finale di stagione passata Cusin è rimasto più per vincolo contrattuale che per convinzione ma l’Europeo lo sta rilanciando alla grande, e Sacripanti non esclude di ritagliare spazio anche per la promessa Abass, uno dei leader dell’oro Under 20.

2012/2013: Aradori 13,8 punti in 26,1 minuti; Mazzarino 8,9 punti in 22,1 minuti; Cusin 4,6 punti in 14,6 minuti; Mancinelli 4,5 punti in 14,0 minuti.

SASSARI: Confermato pressochè in blocco il nucleo storico della promozione in A col trio Vanuzzo-Brian Sacchetti-Devecchi che ormai conosce a memoria il rispettivo ruolo nelle gerarchie della Dinamo. La novità è l’utilizzo da italiano di Travis Diener attendendone il rientro dagli Europei per studiare le alchimie necessarie per accoppiarlo con Marques Green; spazio anche per l’oriundo Fernandez, esordiente in serie A dopo la bella stagione a Brescia, ma l’italo-argentino sarebbe il terzo play del roster anche se per doti balistiche è possibile il suo impiego da guardia. Da verificare anche l’impatto con la massima serie del 19enne prospetto Tessitori che lo scorso anno si è fatto le ossa a Forlì.

2012/2013: Sacchetti 5,5 punti in 13,8 minuti; Vanuzzo 5,8 punti in 16,9 minuti; Devecchi 2,9 punti in 12,8 minuti; Pinton 2,4 punti in 7,8 minuti; Diliegro 2,2 punti in 7,9 minuti; Becirovic 9,0 punti in 15,0 minuti.

MILANO: La rinuncia ad Hairston lancia teoricamente in quintetto Alessandro Gentile, che sarà comunque una delle punte della squadra di Banchi in una ideale rotazione a tre sul perimetro con Langford e Moss. L’altro azzurro Melli parte da cambio dell’ala forte dietro C.J.Wallace ma la firma di Kangur e il suo utilizzo agli Europei - oltre al ricordo della Siena 2012/2013 - potrebbe spingerlo anche ad avere minuti da pivot, dove comunque c’è un altro giocatore di interesse nazionale come Angelo Gigli, che passerà dal ruolo da titolare alla Virtus a mansioni da specialista all’EA7. Firmato anche Bruno Cerella come sesto esterno da missioni speciali, resta da capire se ci sarà effettivamente spazio tecnico per Peppe Poeta che in ogni caso partirebbe da terzo play dietro Jerrells ed Haynes.

2012/2013: Gentile 11,9 punti in 23,5 minuti; Melli 5,8 punti in 17,6 minuti; Basile 3,5 punti in 12,8 minuti; Giachetti 2,2 punti in 7,8 minuti; Chiotti 3,5 punti in 9,8 minuti.

REGGIO EMILIA: Altra squadra passata dal 3+4+5 al 5+5 confermando i pilastri Cinciarini ed Antonutti ed allungando la panchina con Ariel Filloy ed il ritorno di Frassineti. Il play pesarese - secondo italiano più utilizzato dietro Datome nel 2012/2013 - sarà come lo scorso anno il metronomo della squadra di Menetti mentre l’ala di Udine fungerà ancora da “4 tattico”. Spazio previsto anche per il prodotto locale Cervi che però partirà dai box causa infortunio.

2012/2013: Cinciarini 12,5 punti in 32,8 minuti; Antonutti 8,1 punti in 23,7 minuti; Filloy D. 3,9 punti in 16,8 minuti; Cervi 2,1 punti in 11,2 minuti.

VENEZIA: E’ il club più azzurro della serie A con tre protagonisti della “dozzina” di Pianigiani. Intrigante la scelta di puntare su una regia tutta italiana con Giachetti che tornerà protagonista dopo due anni con minutaggi ridotti a Milano e Vitali chiamato a dimostrare anche in un contesto ambizioso le sue qualità rimesse in luce a Cremona. Rosselli sarà anche quest’anno un’arma tattica importante ma nello spot di ala piccola contenderà i minuti ad un altro tuttofare come Linhart, mentre Magro è l’unico lungo di stazza in un roster che in controtendenza rispetto allo scorso anno ha scelto la cavalleria leggera con Smith, Peric ed Easley ma parte come quarto uomo della rotazione.

2012/2013: Rosselli 6,5 punti in 21,5 minuti; Bulleri 5,7 punti in 14,6 minuti; Magro 3,3 punti in 10,9 minuti; Marconato 2,3 punti in 9,9 minuti.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • spettigue 13/09/2013, 01.33

    Secondo me Moraschini potrebbe essere la rivelazione di questo campionato per quanto riguarda gli Italiani. Se non esplode adesso non lo fa più. Ovviamente non sarà mai un campione, ma un buonissimo giocatore anche a livello di nazionale (anche se il ruolo è super coperto, ma con NBA e vari infortuni non si può mai sapere). Mi aspetto miglioramenti da parte di Polonara e De Nicolao. Traini gli auguro di giocare tutta la stagione e se lo fa sarà un bene per la nostra pallacanestro visto che lui e De Nicolao ( Imbrò lo vedo ancora poco playmaker) sono il suo futuro per il ruolo di play in nazionale

  • adrenalina 12/09/2013, 17.18 Mobile

    Torino in controtendenza. ... un solo Usa e pure rotto !!

  • vimetus 12/09/2013, 16.44

    Bel servizio. Grazie redazione. Sarebbe interessante un servizio anche sui giovani in Legadue, che potrebbero essere in rampa di lancio per la massima serie (tanto per stemperare un minimo l'amarezza di questi numeri). Noto comunque che le squadre di vertice hanno comunque italiani interessanti e che avranno spazio (Gentile e Melli a Milano, Hackett e Ress se dovesse stare bene a Siena, DeNicolao e Polonara a Varese, Aradori-Gentile-Cusin a Cantù, la storica panchina di Sassari, D'Ercole a Roma). Temevo potesse andare ancora peggio...

  • Alfred 12/09/2013, 15.37

    Ottima disamina. In ogni caso pensavo che ci sono pochi giocatori in serie A anche per il fatto che appena finite le giovanili vengono mandati a giocare in a2 (o più giù) e vi restano per troppi troppi anni, mi piange il cuore a pensare che Ceron, Portannese, Cournooh (da quest'anno non più), sono o sono stati in legadue per 3 o 4 anni prima di fare il salto nella massima serie. E noi che li chiamiamo giovani quando ormai hanno più di 21 anni... Quando vedo che una squadra come potrebbe essere Varese (per dirne una ma ce ne sono tante..) fa giocare Mei e Rush come cambi allora penso, ma quei 10 minuti non li si potrebbe destinare ad un Laganà o ad un Lombardi, o perchè no ad un Amato? Ci sono giovani nelle nostre serie minori che meritano di più!