La storia di Gabriele Piazzolla, re dei playground milanesi
Chi era Gabriele Piazzolla, re dei playground milanesi
Stamattina sistemo i libri di Basket che ho in ufficio, mio padre non ne può più di vederli ovunque insieme ai suoi... e quindi spolveriamo la biografia di John Starks, togliamo il segnalibri da quelli di Phil Jackson, ho ritrovato anche due libri di Aldo Oberto che presi quando iniziai a fare il corso allenatori (erano nascosti dietro al codice civile!) Poi ci sono il libro del Gallo e quello di Hackett (dico sempre oggi li inizio ma non lo faccio mai), la bibbia di un qualsiasi appassionato di Basket Black Jesus (grazie di esistere Buffa) e poi li per terra c’è un libro che mi ero totalmente dimenticato di avere... “Heroes” mi fermo un attimo a riflettere... “e questo perché l’avevo comprato?”
Inizio a sfogliarlo... è un libro di Daniele De Vecchi, avevo già letto qualcosa di suo ma non mi aveva entusiasmato e allora perché l’avevo preso?
Guardo l’indice e leggendo i capitoli incrocio:
”The Goat”... sfoglio le sue pagine e mi dico meglio le parole di Buffa ed il film su di lui!
“Swee Pea”... “tutta roba che già so”
Poi una serie di nomi e soprannomi americani ed in mezzo spunta la ragione del mio acquisto!
“Gabriele Piazzolla”
Adesso ricordo... presi il libro tempo fa perché ricordando Gabriele con un amico al campetto mi disse che qualcuno aveva scritto di lui!
Acquistai il libro poco prima di partire per le ferie anni fa dicendomi che l’avrei letto in spiaggia ma lo dimenticai a casa e da l’ho perso di vista
Oggi tocca a lui!
Gabriele Piazzolla era un mio amico, un mio compagno di squadra, un ragazzo che con palla a spicchi faceva quello che voleva, un talento mai visto e che non vedrò mai più...
Dico così perché il Piazz, come si era soliti chiamarlo al campetto, il 23 Maggio del 2006 ha giocato la sua ultima partita... a 25 anni ha perso il suo 1VS1 con la vita.
Mi ricordo ancora quel giorno... mi chiama Patrick un nostro amico e mi dice: Patrick: “Ema...”
Io: “Ciao Patrick dimmi...”
Patrick: “...”
Io: “perché piangi? Tutto bene? Che ti è successo? Cos’altro hai combinato” Patrick: “no, io sta volta non centro niente... è Gabry...”
Io: “Gabry chi?”
Patrick: “Il Piazz... non c’è più!”
Io: “Com’è non c’è più... che è successo?”
Patrick: “Vengo da te, ti racconto di persona che è meglio”
Rimasi catatonico per 10 minuti in mezzo alla strada pensando a che era potuto succedere... mi ripiglio e faccio rapido giro di telefonate e mi confermano che avevo capito bene, il Piazz non c’era più.
Dopo qualche giorno eravamo ai funerali nella Chiesa vicino a dove era cresciuto da ragazzino
La Chiesa era enorme ma nonostante questo non c’era un posto vuoto... c’era gente sino in strada!
Vidi tante facce note del mondo del basket Milanese... tutti li per salutare il Piazz!
Dopo quest’attimo di dovuta malinconia per ricordare un amico adesso voglio raccontarvi i momenti divertenti che ho vissuto con Gabry in campo e fuori
Mi perdonerete se non sarò preciso con le date ed i numeri ma qui non ho le statistiche di “sport reference” ad aiutarmi!
Il primo incontro con Gabry lo fecero le mie caviglie durante una partita...
Tumminelli VS Olimpic Team, giocavamo alla Forza e Coraggio, storica palestra milanese in via Gallura, ed era il primo anno con i canestri regolamentari ma ancora con la palla da minibasket!
Noi eravamo una squadra fortissima arrivavamo da 1 sconfitta negli ultimi tre anni e loro una squadra mediocre ma con un paio di individualità sopra la!
Dicevamo delle mie caviglie... dopo pochi minuti di partita dove eravamo già in largo vantaggio andai forte a rimbalzo e nel ricadere mi lussai la caviglia sinistra sopra il piede di Gabriele che nonostante il punteggio si impegnava di brutto!
Un dolore atroce... ovviamente non rientrai più in campo restai li seduto in panchina con le buste del ghiaccio sopra ad aspettare il finale e poi, se non si fosse sgonfiata, andare a fare degli accertamenti.
Vinciamo di 30 o 40 punti e mi si avvicina quel ragazzino insieme al padre... e mi dice: Gabriele: “cazzo ci avete fatto il culo...”
Io incazzato nero: “beh pensavi il contrario?”
Attimo di gelo tra noi... fortunatamente intervengono i genitori!
Il papà di Gabriele che gli dice: “Dai Gabry...”
Gabriele: “Beh mi dispiace per la caviglia... non volevo!”
Io ero ancora furioso e dolorante e pensavo... “cazzo ti dispiace? Vedi te se il modo di far taglia fuori quando siete sotto di 20 dopo 5 minuti del 1/4" (c’erano ancora i 4/4 da 10”)
Ma non dico nulla e sto zitto... Mio padre mi da colpo sulla schiena e mi dice: “allora...”
Io: “Beh dai può succedere tranquillo... fa parte del gioco”
Ci stringiamo la mano e ci diamo appuntamento alla gara di ritorno...
Stavolta si gioca da loro una brutta palestra di una scuola dalle parti di via dei missaglia!
Non mi sono dimenticato dello scherzetto dell’andata e voglio fargli il “culo”... vinciamo ovviamente la partita!
Il “culo” pero lo fece Gabry a me... ci eravamo entrambi guadagnati il rispetto l’uno dell’altro e diventammo amici grazie anche ai nostri genitori che ci fecero scambiare i numeri di telefono.
Arriva l’estate e finita la scuola iniziammo ad andare ai campetti.
Io facevo sempre coppia fissa con Patrick... appena finito di mangiare fino anche le 21 o le 22 si stava a giocare ma andando così presto però ,solitamente il Lido o Via Caterina da Forlì, capitava spesso che eravamo soli per ore e quindi su consiglio di Patrick chiamai Gabry per farlo venir con noi a giocare almeno appena arrivava qualcuno si poteva fare un 2VS2!
Iniziammo la nostra amicizia...
Ci si vedeva quasi sempre a casa mia perché era quella più comoda per prendere la metro ed andare al lido... spesso capitava che Gabry arrivasse in largo anticipo un po’ perché non ha mai avuto il senso del tempo, un po’ perché era ansioso di andare a giocare ma soprattutto perché gli piaceva la cucina di mia Madre!
Diventammo inseparabili per diverse estati... e qui iniziano gli aneddoti divertenti per farvi capire che tipo era Gabry!
Fin da piccolo era consapevole di esser un fenomeno e non lo dava certo a nascondere... durante un torneo di 3v3 organizzato dalla Gatorade dalle parti di San Siro, se mi ricordo bene, c’era Bob Morse come Testimonial... e Gabry mi fa:
Gabry: “ Ma chi è quel lungo pelato che tira da 7 metri?” Io: “Cazzo Gabry è Bob Morse!!!”
Patrick: “Ma è Albino?”
Io: “Albino? Ma va, è senza capelli xchè ha una malattia... Patrick: “sei sicuro...a me sembra albino”
Io: “certo! Ho letto un articolo su di lui qualche tempo fa... giocava a Varese, era fortissimo!”
Gabry: “fortissimo? Mah... non tira neanche poi così bene tecnicamente! Vado a farci due tiri... come hai detto che si chiama?”
Patrick: “Bob Morse”
Gabry si avvicina a Morse e gli dice...
Gabry: “Hey Bob, non sei niente male nonostante l’età... facciamo due tiri?”
Morse lo guarda stranito... però gli passa la palla e lo asseconda!
Un ragazzino di 13/14 anni tirava da 7 metri, facendo canestro, e Bob Morse gli prendeva il rimbalzo!!! Dopo qualche tiro Gabry gli dice:
Gabry: “Bob ma tu sei stato davvero un professionista?”
Morse: “Beh, hai dei dubbi...”
Gabry: “non convince il tuo stile di tiro!!”
Ed io penso questo è matto... e Bob Morse gli da pure retta!!! Morse un po’ risentito prende la palla tira verso un’altro campo allestito per l’occasione, saranno stati 20 metri, e prende il ferro... poi si rivolge a Gabry e gli dice:
Morse: “Secondo me il tuo tiro parte troppo frontale, ti copri la visuale mente porti su il pallone...”
Gabry prende una palla e tira verso lo stesso canestro a cui aveva tirato poco prima Morse... Canestro! Si gira verso Morse e gli dice:
Gabry: “ sei sicuro? Sarà ma io ho segnato e tu hai sbagliato!”Fa per allontanarsi ma prima gli dice:
Gabry: “Bob ma tu sei albino?”
Non aspetta la risposta e se ne va... poi si rivolge a me e Patrick e dice:
Gabry: “per me sto Bob Morse non capisce un cazzo di tecnica di tiro! Il tiro gli parte tutto storto dalla spalla e poi come fa a criticare il mio tiro... Ma dai!“
Avevi ragione Gabry non si poteva criticare il tuo tiro e chiunque lo facesse era un pazzo... compreso Morse... anche se è stato solo uno dei più grandi tiratori del nostro campionato!
Arriviamo in finale del torneo... noi eravamo tutti e tre del 81’ loro misti dal 79’ al 81’ finale punto a punto Gabry segna in penetrazione ma gli chiamano passi!!!
Altri folli a contestare i fondamentali del Piazz...
Gabry s’incazza e dice:
Gabry: “passi? Non li ho mai fatti in vita mia... al massimo facciamo che se segno da 7 metri è palla nostra ed il canestro non vale”
Loro accettano e Gabry segna nello stupore generale... si sente anche una vocina che sussurra “che culo...” Gabry la sente e lancia un occhiataccia al pubblico! La palla è ancora nostra, Gabry palleggiando indietreggia fino ai 7 metri di prima tira e segna di nuovo! Si gira verso il pubblico e dice:
“Che culo!”
Nessuno osa replicare... ma il canestro non viene dato valido perché non ha passato la palla a nessuno!
Gabry è incazzato nero...
Comunque cambio di possesso e palla loro... pronti via Gabry ruba subito la palla, si chiama il P
Comunque cambio di possesso e palla loro... pronti via Gabry ruba subito la palla, si chiama il P&R, mi tira la palla sulla schiena e torna sempre ai famosi 7 metri...tira di nuovo e fa nuovamente canestro!
Tutti a casa, il Piazz li ha portati sullo scuola Bus!
Nessuno osa contestar nulla ed un incredulo Bob Morse ci premia...
Passa il tempo e ci troviamo sempre noi tre alle Messaggerie Musicali in centro a Milano... un negozio conosciuto dove vendono dischi.
Gabri vede un armadio di colore in mezzo al negozio che firma autografi... si gira e dice: Gabry: “In che squadra gioca quello li?”
Patrick: “Quello è Marcel Deasilly!”
Gabry: “non l’ho mai visto giocare con l’Olimpia è forte?”
Patrick: “Gioca a calcio nel Milan!!!”
Gabry: “ok, ma è forte?”
Patrick: “Vedi un po’ te... è titolare nel Milan e nella Nazionale Francese!”
Gabry: “come hai detto che fa di nome che il cognome è impronunciabile?”
Io: “Marcel”
Gabry si avvicina e Desailly ed io non oso pensare all’ennesima figura che stiamo per fare...
Gabry si rivolge a Desailly e gli dice:
Gabry: “Hey Marcel! Ma lo sai che sei il mio idolo, mi fai un autografo?”
Desailly annuisce e gli firma un pezzo di carta con dedica...
Caro Marcel se avessi saputo chi ti aveva chiesto l’autografo quel giorno magari ti ci facevi una foto ricordo e te la tenevi cara cara!!
Gabry torna da noi due e dice: “non so chi cazzo sia, ma se mi dici che è forte magari tra qualche anno varrà qualcosa sto autografo!”
Passa il tempo e noi tre diventiamo sempre più amici tanto che io e Patrick lo convinciamo a venir a giocar con noi in maglia Tumminelli l’anno seguente!
Prima di chiuder la stagione sportiva però la nostra squadra viene invitata ad un prestigioso torneo internazionale e Gabry si aggrega come prestito.
Il Torneo si chiama “Alberto Giove” e si svolgeva a Monza.
Siamo in girone con Gerardiana Monza, K.K. Zagabria e Joventud Badalona... Vinciamo facilmente la prima con la Gerardiana.
È la volta di Zagabria dove gioca un playmaker piccolo ma dal grande talento... perdiamo di una decina di punti e Gabry e quel play danno spettacolo giocando contro sulle due parti del campo!
A fine partita Gabry va da quel ragazzo e gli dice rigorosamente in italiano: “sai che non sei niente male... potresti avere anche un futuro!” il ragazzino ovviamente non capendo l’italiano sorride ed annuisce...
Beh il Piazz ci aveva visto non lungo... lunghissimo!
Quel playmakerino era niente meno che Marko Popovic premiato poi come miglior giocatore del torneo e diventato poi un giocatore da Eurolega!
Se proprio vogliamo dirla tutta però non si accorse di un certo Berni Rodriguez in maglia Badalona che ci fece anche un discreto culo!!!
Alla fine ci classifichiamo al 7° posto battendo Desio nella finale 7°/8° posto.
A quel torneo però partecipò anche l’Olimpia Milano, allora sponsorizzata Recoaro, a cui non passarono inosservate le Gabry.
La stagione seguente Gabry era in maglia Olimpia!
Da li in poi ci perdemmo un po’ di vista... gli allenamenti dell’Olimpia erano organizzati male, giorno per giorno ti avvisavano dove e quando ti saresti allenato e per lui era impossibile organizzarsi!
Dopo un paio di stagioni ci ritroviamo tutti e tre io Gabry e Patrick in prestito al Sant Ambrogio per giocare con i loro 80’ (noi siamo tutti e tre del 81’) il torneo, allora definito, NAZIONALE (non ricordo se cadetti o allievi... quello più grande d’età), e che adesso si chiama ELITE credo.
L’idea della società era di affiancare ai loro 3 o 4 discreti 80’ il miglior gruppo di 81’ possibile garantendo più minuti rispetto alle altre società... insomma un gruppo di 81’ che faceva i nazionali contro dei gruppi di 80’.
Durante la stagione Gabry ha degli alti e bassi paurosi... un po’ perché non riteneva gli 80’ al suo livello ed il fatto che giocassero più di lui solo perché più grandi gli faceva partire l’embolo un po’ perché si faticava vincere... d’altra parte si giocava contro gli 80’ di Olimpia Milano, Cantù, Varese, Arese, Desio, Treviglio, AFL Varese tutte squadre di un certo livello!
Chiudiamo la stagione a metà classifica senza infamia ne lode ma anche qui ci sono degli aneddoti mica male...
Partita a Venegono tiratissima punto a punto... coach Frank chiama uno schema, Gabry che gioca play se ne frega, si chiama il P&R e segna da tre.
Frank chiama minuto e passa tutto il tempo addosso a Gabry dicendogliene di ogni colore... Gabry non dice una parola ma lo vedi che è fuori di se!
Azione seguente Gabry chiama lo schema del coach ed il risultato è una palla persa di un compagno... si gira verso Frank e gli dice: “hai visto? Sei contento adesso!”
Frank lo toglie e in un amen finiamo a -20!
Gabry rientra a partita ormai decisa quando mancano un paio di minuti e Frank dalla panca e ancora dare indicazioni...
Gabry se ne frega! Passa di poco la metà campo tira da 9 metri e segna... azione dopo P&R e ancora canestro da 3... penetrazione con canestro e fallo... tripla con fallo
Da -20 siamo a – 7 con pochi secondi da giocare e Frank e seduto zitto in panchina che non si permette più di proferir verbo!|
Alla fine perdiamo... ma quando su internet mi capita di rivedere T-Mac che ha fa13 punti in 35’ secondi a penso sempre al Piazz!
Stessa stagione partita a Lesmo... Gabry si è rotto il polso cadendo dall’autobus in circostanze strane... non si è mai capito cosa sia successo ed ogni volta che gli chiedevi come era andata cambiava versione!
La partita è tiratissima ed in assenza di Gabry gioco io Playmaker, forse sentendomi un po’ Piazzolla gioco una partita da 9/11 da tre punti!
Perdiamo di due con un’ultima azione contestata per un fallo subito proprio su un mio tiro da tre all’ultimo secondo!
Gabry non la prende bene salta giù dalle tribune ed insegue l’arbitro per tutto il palazzetto deciso a rompergli il gesso in testa!
Fortunatamente riusciamo a portarlo via e a nascondere la sua identità...
Finisce la stagione e tutti torniamo nelle nostre società di appartenenza e di nuovo perdo i contatti con Gabry.
Lo ribecco al Lido d’estate quando tutto contento mi dice: “mi sto allenando con la prima squadra dell’Olimpia!”
Dopo qualche tempo vengo a sapere che lo Staff gli chiederà di non scendere più con la serie A perché alcuni giocatori sentivano troppo la pressione della sua presenza in allenamento!
Un giorno sempre al Lido mi racconta: “Sai che ho beccato il Pozz... gli ho chiesto di fare un 1vs1 ma si è cagato sotto quando mi ha riconosciuto!
Una volta mi raccontò anche di quando quell’estate in montagna dalla nonna, dalle parti di Treviso mi pare, c’era in ritiro la nazionale Turca e fece il culo 1vs1 ad uno degli esterni di cui mi scuserete ma non ricordo il nome... chissà perché ma non ho fatto fatica a credergli quella volta!
L’ultima volta che ci ho giocato assieme io ero in Urania a fare under21 e panca in c2 e lui a Voghera a fare under21 e titolare in c1.
Il mio coach presenta la partita e parla solo del Piazz, lo descrive come un pazzo con 20 punti nelle mani in ogni categoria, dalla prima divisione alla serie A, dipende solo da quanto lo stimola l’avversario!
Prepariamo tutta la partita su di lui ma il giorno della partita è in ritardo... inizia il riscaldamento e non si vede, l’arbitro alza la palla a due ed ecco un pazzo che attraversa il campo in mutande, si siede sul cubo e chiede il cambio al tavolo senza nemmeno salutare l’allenatore!
Anche quella volta lo marcai io e fini nello stesso modo... Gabry mi fece il culo ma alla fine vincemmo noi!
A fine gara mi dirà che era impegnato a casa di una casalinga di Voghera e non si era accorto dell’ora!
Seguiranno anni dalla Promozione fino alla B1 tutti passati tra alti e bassi con incomprensioni con gli allenatori e magie sui campi... ma adesso basta penso di essermi dilungato fin troppo.
Se vi ho incuriosito un po’ come spero su internet troverete altre storie su di lui, alcuni video delle sue magie ed anche alcuni siti in sua memoria e se vi capita lasciate un commento per il mio amico!
Ciao Piazz ti ho voluto bene!