Sportando intervista Denis Marconato
Il centro lasciata Venezia è in cerca di nuova sistemazione
1. Denis, ci puoi fare un bilancio sulla tua esperienza a Venezia? Quali gli aspetti sono da ricordare con piacere e quali i rimpianti?
L’ambiente Venezia è raro da trovare e lo dico senza ruffianeria: il Presidente è una persona squisita, lo staff è all’altezza e professionale e il rapporto con i compagni di squadra e il pubblico è stato molto buono.
Avevamo, sicuramente, le potenzialità per ottenere risultati migliori di quelli che sono arrivati : potevamo , a mio parere, arrivare quinti o sesti in campionato al termine della regular season e qualificarci per la Coppa Italia.
2. Capitolo Italia: la spedizione azzurra sta avendo difficoltà di infortuni e risultati. Ci puoi dare il tuo parere sulla nazionale di Pianigiani?
Purtroppo i problemi fisici ci sono e l’unico modo per ottenere grandi risultati è quello di “fare gruppo” e giocare di squadra. La comitiva azzurra, però, ha tutte le carte in regola per fare bene e ne sono sinceramente convinto.
3. Fuori Bargnani, il reparto centri pare in difficoltà. Qual è il tuo parere sui “5” azzurri?
L’unico vero centro è Cusin; Gigli può sicuramente adattarsi in quel ruolo dando un ottimo contributo. Manca un po’ di peso sotto canestro ma l’Italia, giocando in velocità e astuzia, potrà dare fastidio a molte avversarie.
4. Nel futuro prossimo della nazionale , in quel reparto, ci sono Cervi, Tessitori e Magro . Come vedi il futuro in quel ruolo?
Tessitori non lo conosco personalmente, ma tutti me ne parlano bene quindi rimando il giudizio a quando lo incontrerò.
Cervi ha stazza, mano educata e capacità di lettura del gioco: se continuerà a fare progressi potrà essere un elemento cardine.
Magro deve migliorare ma tecncamente è valido e caratterialmente ha doti importanti: anche lui potrà essere sicuramente nel giro azzurro per i prossimi anni.
Aggiungo anche il 4-5 Candussi , con cui ho passato la scorsa stagione a Venezia, e Renzi.
5. Attualmente sei free agent . Qual è il tuo obiettivo per la prossima stagione?
Sicuramente nella prossima stagione voglio proseguire la mia carriera in una squadra con un progetto vincente. L’approccio con cui si porranno a me e gli obiettivi di squadra avranno un peso fondamentale sulla mia decisione. Certamente se dovessi fare il 12° uomo per “tappare un buco” nel roster non partirei motivato.
6. Capitolo Virtus Bologna: nei giorni scorsi Renato Villalta si è esposto pubblicamente esprimendo la sua volontà di averti a Bologna . I bianconeri sono vicini al tuo ingaggio?
Le parole dette da Villata mi hanno fatto enorme piacere e mi hanno colpito in positivo.
La Virtus è una squadra storica ed ha un nuovo progetto intrigante e stimolante.
Ad oggi, però, non ho avuto nessun contatto diretto con loro e nemmeno nessuna offerta contrattuale; di certo Bologna ha un grande fascino sia come storia della squadra sia come progettualità futura.