Alessandro Frosini: 'DJ Kennedy va convinto'
Le parole del DS della Grissin Bon
Alessandro Frosini, DS di Reggio Emilia, ha parlato di come procede il mercato. La squadra è alla ricerca del giocatore chiave, l'americano che dovrà prendere il posto di Taylor e di Winston (preso ma subito tagliato). Obiettivo numero 1 è DJ Kennedy. Ecco le parole di Frosini a Prima Pagina.
"Le trattative con DJ Kennedy procedono ma ancora non siamo al punto di definire una data per la chiusura e, soprattutto, se essa sarà positiva. A oggi è sorto qualche problema. Diciamo che ancora non è pronto a fare il salto da USA a Europa. O meglio, non è convinto della scelta. Per lui sarebbe la prima esperienza al di fuori degli Stati Uniti e pare voglia pensarci molto bene. Nella giornata di oggi (ieri, ndr), abbiamo un colloquio telefonico con lui, perché vogliamo parlargli direttamente e provare a capire quali sono i suoi dubbi e le sue ragioni, provando a convincerlo della situazione che verrebbe a trovare in casa biancorossa e soprattutto per verificare se queste perplessità sono aggirabili e risolvibili o meno. Non è una questione economica, ci tengo a sottolinearlo. Noi siamo pronti a presentargli l'offerta formale della quale abbiamo già discusso con il suo agente, se lui dimostrerà interesse nel provare l'esperienza europea direi che i tempi potrebbero anche essere molto brevi. In caso contrario non abbiamo fretta di virare su altri nomi, il campionato è ancora molto lontano dal suo inizio e non dobbiamo farci cogliere dalla foga di firmare un giocatore nel momento in cui un altro dovesse dirci di no. Manca un mese e mezzo all'inizio, di tempo ne abbiamo ancora. Tra le alternative c'è Justin Holiday. Il giocatore sta attraversando dei giorni delicati per alcune questioni personali che dovrebbe però risolvere in questi giorni. A oggi ha altre priorità rispetto al valutare la nostra proposta, ma una volta che avrà la testa libera è un giocatore sul quale lavoreremo. La terza alternativa è Aaron Harper. Con il giocatore abbiamo già parlato e lui sa di essere subordinato al rifiuto di quelli che sono i nostri obiettivi principali. Il suo nome ce lo teniamo buono, anche perché una trattativa potrebbe naufragare in ogni momento e per tanti motivi.
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