Sassari, presentato Marques Green: 'Obiettivo? Vincere'
Le parole del folletto di Philadelphia
Media Time. Sesto appuntamento settimanale alla Club House biancoblu, sesta ed attesissima conferenza stampa di presentazione giocatore e vero bagno di folla ed entusiasmo per il protagonista sulla scena, con il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara e il direttore sportivo Federico Pasquini ad affiancare al tavolo il folletto americano Marques Green, top player di livello europeo, playmaker americano ex EA7 Milano che da quest'anno sarà in forza alla Dinamo Banco di Sardegna di coach Meo Sacchetti. Una valanga di applausi salutano l'ingresso del playmaker alla Club House...
Le parole. Stefano Sardara, presidente Dinamo Banco di Sardegna: «Mentre venivo in Club House riflettevo sul fatto che da tre anni il nostro staff lavora sulla costruzione della squadra e non c'è stato un momento in cui non si sia pensato a Green. È un giocatore importante che per caratteristiche e approccio è certamente da Dinamo, fa parte di un progetto che guarda lontano, passo a lui la parola». Marques Green, playmaker Dinamo Banco di Sardegna: «Quando la prima volta ho giocato a Sassari con Avellino sono rimasto colpito dal fatto che il pubblico applaudiva tutti, i giocatori di casa e gli avversari. Straordinario. Conosco bene Rowe, mi ha parlato benissimo di questa realtà e quando il mio agente mi ha proposto la Dinamo ho valutato ed accettato con entusiasmo l'idea, mi stimola molto giocare in questa città e per questi tifosi. Anche con Johnson e Thomas ci siamo trovati d'accordo sul fatto che questa potesse essere ottima opportunità per giocare assieme e fare qualcosa di importante, chiaramente loro hanno aspettato la copia firmata del mio contratto prima di dare l'ok – scherza Marques, il “piccolo guerriero” con il DS Pasquini a tradurre per la platea -. Seguivo il mercato biancoblu, ci tenevo a giocare con Drake, lo rispetto molto come uomo e atleta, conoscevo il gruppo italiano e apprezzo coach Sacchetti e la sua idea tecnico tattica. Sono qui per vincere tutto, sono abituato a ragionare solo sul fatto che sino al giugno 2014 si deve pensare solo a vincere, non esiste nient'altro. Da Zagabria a Milano a Sassari...io sono qui per lavorare, Sassari sarà perfetta. Travis? Fernandez? Tutti dobbiamo avere la mentalità vincente, siamo compatibili se ragioniamo, come ho detto, sullo stesso obiettivo, sia che si parli di campionato che di Europa che in ogni singolo allenamento».
Marques Green. Nato a Philadelphia il 18 marzo 1982, uno dei più ricercati e forti interpreti del ruolo di regista a livello italiano ed europeo. Cresce cestisticamente a Philadelphia, vive al top l'esperienza del liceo, all'Università di St. Bonaventure vince il premio “Bob Cousy Award” come miglior point guard Ncaa, si piazza al primo posto in ben otto categorie fra i giocatori di sempre del college dello stato di New York e la maglia numero 4, la sua, è stata ritirata alla fine del suo quarto anno da protagonista. Dopo il college sbarca in Europa, dividendosi fra le due stagioni trascorse in Francia con Roanne e Nancy e l'annata passata in Turchia al TED Ankara. Un mini passaggio di ritorno ai biancorossi del Nancy quindi la “prima” italiana con la canotta della Scandone Avellino nel 2007: vince la Coppa Italia e conquista il titolo di miglior giocatore del girone di andata, miglior assist man e top nelle palle recuperate. Nel 2008 arriva la chiamata del Fenerbahçe Ülker in Turchia, nel 2009 torna in serie A con Pesaro, la stagione successiva è ancora ad Avellino: due stagioni vissute fra prestazioni da record e il titolo di miglior marcatore irpino di tutti i tempi. La passata stagione lo chiama il Cedevita Zagabria, team con cui gioca sino al 2 gennaio 2013 prima di firmare un contratto con l'Olimpia Milano.
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