Massimo Cancellieri: 'Milano mi affascina'
Le parole di Cancellieri a La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia
Massimo Cancellieri è il nuovo vice di Luca Banchi all'Olimpia Milano. Il coach ex Biella ha parlato a Pietro Scibetta de La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia del suo nuovo ruolo con l'EA7.
"Ho avuto le prime avvisaglie alla fine della settimana scorsa. I motivi della scelta? Dovrebbero essere chiesti più a chi mi ha voluto piuttosto che a me. Credo che se Milano ha pensato a me non ha di certo valutato solo l'ultimo anno, per me particolarmente complicato.
Ruolo di vice allenatore. Bisogna riuscire a comprendere appieno quali siano gli aspetti tecnici ma anche la responsabilità dell'allenatore. E capire quando agevolare il suo lavoro e quando essere un contraddittorio importante. Quanto agli obiettivi, credo che più che pensare già oggi allo scudetto conterà di più concentrarsi e motivare i giocatori alla singola partita. Ne giocheremo tante e in tutte dovremo dare il 100%: i vincenti fanno così, secondo me. Tra Eurolega e campionato hai pochi momenti dove valutare la situazione globale, porsi obiettivi a medio-breve termine è la cosa più intelligente da fare. Pensare a cose tangibili, fare le cose per gradi, essere pronti a giocare la partita senza guardare troppo lontano.
Aspetti positivi del Luca Banchi di Siena. La capacità di interpretare la squadra che ha, la versatilità e la duttilità rispetto al materiale a disposizione e la capacità di adattarsi man mano alle cose che accadono, per far tornare i conti. Luca è una persona che ha capacità tattiche e semplicità nel modo di affrontare le cose. E la sua Siena è migliorata tanto, anche con dei giocatori sui quali in pochi avrebbero puntato.
Roster Olimpia Milano. È intrigante, perché ci sono giocatori che qui a Milano possono fare quel passo decisivo per diventare elementi di grandissimo livello.
Primo pensiero all'arrivo a Milano. All'inizio ero incredulo nella misura in cui sono uno molto appassionato alla pallacanestro, mi piacerebbe lavorare sempre per grandi società e grandi allenatori, ed essere nel contesto giusto al momento giusto è una cosa che fa fare alla tua carriera un passo importante. Questo è certamente il più clamoroso che mi sia capitato".