Luigi Brugnaro: 'La mia Reyer merita rispetto'

Luigi Brugnaro, presidente della Reyer Venezia, ha parlato a La Nuova di Venezia e Mestre dell'Umana plasmata in estate. Sono arrivati Giachetti, Vitali, Taylor, Linhart, Smith, Peric ed Easley alla corte di Andrea Mazzon. Ecco le parole di Brugnaro.

"Da parte dei nostri dirigenti è stato fatto un gran lavoro, sapiente e di qualità. Il direttore sportivo Casarin merita un plauso, perché con umiltà incredibile ha raggiunto grandi obiettivi in un ambito complesso come la A maschile.

Passato, presente e futuro. Dico che del torneo concluso si deve essere soddisfatti. Due anni di serie A e due partecipazioni ai playoff non sono poca cosa, soprattutto quando inizi a fari spenti dopo il ricorso vinto e con una squadra da ricalibrare per la A, quando invece era fatta per disputare la Legadue. In corsa abbiamo stabilizzato la squadra e i contratti, ci sono stati errori e sono emersi dei limiti, ma siamo qui per migliorare e crescere. E lo si è visto in questo ultimo biennio. La prossima stagione saremo liberi da vincoli, e stiamo investendo sui giovani con la formula dei cinque italiani. Poi parleranno i fatti. Immaginiamo di coinvolgere sempre più giovani, un lavoro fruttuoso e utile.

Primo obiettivo. Costruire un gruppo solido e lavorare tanto. Allenatori e giocatori assieme, uniti, sempre di più per partire subito con il piede giusto.

Cabina di regia tutta italiana. Sarà importante se funzionerà, personalmente non fa differenza avere un play americano oppure no. I giocatori italiani non devono sentirsi una razza protetta, devono lottare e imporsi. Noi ne abbiamo di assoluto valore, ma a volte l'ambiente del basket italiano non ci crede fino in fondo.

Rispetto. Assolutamente sì, non dobbiamo essere presi in giro o sottovalutati in Italia, questa è una società che non ha debiti, che ha sempre pagato tutti, ha rispetto per gli altri e ne pretende altrettanto. La nostra parola è sempre stata mantenuta fin dai tempi della B2. Assieme a piazze come Milano, Bologna e Roma si deve costruire un grande progetto per far crescere la nostra pallacanestro, per avvicinare ancora più pubblico. In questo senso è positivo il ritorno di uno come Petrucci a capo della federazione, un buon segnale.

Campagna abbonamenti. Abbiamo fatto le corse per stampare i tesserini in tempo, ma non si voleva far perdere a tanti, eventualmente via per le ferie, la possibilità di far valere la prelazione. Spero nel tutto esaurito al Taliercio il prossimo anno.

Stadio a Venezia e nuovo palazzo dello sport. Intanto gli appassionati di calcio hanno il mio pieno appoggio: lo stadio serve a loro, al Venezia e alla città per molti motivi. Noi stiamo avendo un altro percorso, ma voglio ricordare che lo scorso anno la Reyer ha sborsato 1,4 milioni di euro per ristrutturare il Taliercio, altrimenti non si sarebbe potuto utilizzare. Intanto andiamo avanti giorno per giorno, facendo crescere i giovani. Un palasport da ottomila posti non è all'ordine del giorno, ma ce ne sarebbe bisogno. Prima pensiamo a restare in A e a vincere qualcosa, lo sport serve alla comunità, altrimenti i giovani scappano, e attualmente dalla politica non ci si deve aspettare nulla. Bisogna rimboccarsi le maniche".