Reggio Emilia, la giornata tipo di Flavio Fioretti a Las Vegas
Fioretti è stato alla Summer League
Flavio Fioretti, vice allenatore della Grissin Bon, racconta la sua giornata tipo alla Summer League di Las Vegas, dalla quale è appena ritornato dopo una settimana intensa e piena di impegni.
Un inizio di giornata a stelle e strisce
"Ciao Reggio, qui a Las Vegas la mia giornata inizia molto presto. Dopo una lunga chiacchierata con coach Max via Skype, si fa una bella doccia e ci si cala nella vita americana. La colazione...Quando sei negli Stati Uniti, o vai allo Starbucks per cappuccino e brioche (tanto vale allora stare in Italia), oppure ti immergi nelle loro abitudini e ti fai una mega colazione: uova strapazzate, bacon, pane tostato, burro, pasticcio di patate ed un litro di caffè. Unica nota triste che a quell’ora, poco dopo le 6, sono quasi sempre l’unico. Qui la gente si sveglia più tardi: qualcuno porta le occhiaie di una notte passata nella vita frenetica di Las Vegas, altri sono ancora davanti alle slot, sono proprio matti! Da questo momento inizia il calvario delle temperature esterne: si passa dall'aria condizionata dell'hotel al caldo impossibile della città, al "freezer" dei taxi, per arrivare al clima ancora più freddo, che troviamo all'interno delle palestre.
Il programma delle partite
Alla mattina dalle 9, per 3-4 ore, le diverse agenzie di procuratori organizzano dei camp, dei work-out per fare giocare i propri atleti, molti dei quali non partecipano alla Summer League. Di solito assisto a questi eventi, poi verso le 12:30, dopo l'ennesimo passaggio caldo-freddo, riprendo un taxi, il mezzo più utilizzato, per spostarmi verso la prossima tappa. Dopo pochi minuti arrivo al Thomas & Mack Center, un'arena che si trova nel campus dell'università del Nevada “UNLV” con una capienza di 18776 posti, affiancata dal Cox Pavillon, un'altra piccola palestra da 3100 posti. Qui ogni giorno, a partire dalle 13 e per più di una settimana, ci sono 4 partite per campo tra le varie squadre NBA, formate da giocatori appena scelti al draft o da altri in cerca di un nuovo contratto. Appena si entra nella palestra più piccola, troviamo il nutrito gruppo di allenatori e dirigenti italiani, tutti arrivati furbescamente con largo anticipo per accaparrarsi i posti migliori. Si riconoscono subito! Tra più di 2000 tifosi che arrivano alla spicciolata, tutti in pantaloncini e t-shirt, noi siamo gli unici "imbacuccati" con felpe e sciarpe, quasi fosse autunno, mentre fuori all'aperto ci saranno più di 40 gradi! Inizia così la bellissima sequenza di incontri ed è il basket il vero protagonista dell'evento.
Lo stile made in USA
Fuori dall'arena c'è la fila di tifosi che acquistano il biglietto per vedere i campioni, fare foto e autografi. Siamo entrati nel business americano, dove ogni cosa è ingigantita e tutto viene fatto per attirare persone e creare divertimento. Se voi pensate alle partite NBA che durano ore a causa delle pause con ragazze pon pon e spezzoni pubblicitari, ebbene qui tutto è molto simile. Tra un pausa e l’altra, gli spettacoli di intrattenimento (canto, ballo, musica, giochi per bimbi e grandi) ti fanno sentire in un ambiente familiare, nel quale lo spettacolo è all’ordine del giorno. Nei time out vengono lanciati gadget al pubblico, il quale per richiamare l’attenzione grida a squarciagola. Nulla è lasciato al caso mentre i giocatori si battono sul campo per farsi notare da scout, manager ed allenatori. Molti verranno in Europa o forse in Cina, campionato ricco con ingaggi esorbitanti, mentre qualcuno un po’ più scarso tenta la fortuna e, male che gli vada, potrà rifarsi in serata in uno dei tanti casinò.
Il confronto con Frosini e Menetti
Di volta in volta mando mail a Max ed Alessandro (Menetti e Frosini) per tenerli aggiornati sui vari giocatori interessanti. Con loro cerco di avere un continuo scambio di idee e, dopo un'ulteriore ricerca di informazioni, cerchiamo di avere un contatto diretto con i ragazzi o con i relativi agenti. Molto interessante è la possibilità di fare quattro chiacchere con gli atleti: chiedere loro impressioni sulla Summer League, sull’ultima stagione disputata, sulle loro qualità, insomma capire un po’ che tipo di persone sono. La prima impressione spesso è quella giusta! Alla fine della giornata mi trovo col taccuino pieno di appunti e insieme a Max ed Alessandro possiamo iniziare a fare le nostre valutazioni per capire come incastrare i tasselli della nuova Pallacanestro Reggiana.
Buonanotte da Flavio
Per chiudere in bellezza, dopo avere sofferto il freddo, esco dall’arena e mi trovo investito da un'aria calda, oltre 35 gradi. Sembra che qualcuno stia usando un phon gigante. Salgo sul taxi e sono fortunato, trovo il classico taxista simpatico che mi racconta la sua vita in 10 minuti, dal suo viaggio in Italia dove in 7 giorni ha visto 10 città (in tipico stile USA), alla sua città natia, Los Angeles, nella quale mi consiglia di andare, perché dista solo 45 minuti di areo da qui. Ragazzi, questa è Las Vegas, una città speciale, costruita in mezzo al deserto, con hotel giganti, pieni di luci, show e casinò che ogni sera si riempiono di persone a caccia di divertimento e fortuna…Una città che riesce, con la Summer League, ad attirare tifosi ed allenatori da tutto il mondo per mettere in mostra il nostro sport preferito. I really love this game! Ora vi saluto, vado a nanna. La giornata è stata lunga e piena di emozioni. Domani mattina presto mi aspetta un altro camp, chissà che proprio lì ci sia il giocatore che cerchiamo…Buonanotte Reggio. Un abbraccio. Flavio".