Sutor Montegranaro e Virtus Roma, quando la ricerca va a canestro
E' notizia, buona notizia, delle ultime ore lo straordinario risultato raggiunto grazie alla terapia genica targata San Raffaele e Telethon
E' notizia, buona notizia, delle ultime ore lo straordinario risultato raggiunto grazie alla terapia genica targata San Raffaele e Telethon per due gravi malattie ereditarie, la leucodistrofia metacromatica e la sindrome di Wiskott-Aldrich. Sei i bambini guariti e tanti altri quelli a cui è stata data una speranza, così come raccontano ieri e oggi, i principali organi di informazione.
E' tutta italiana questa vittoria della ricerca sulla malattia.
Il risultato, celebrato inoltre da una doppia pubblicazione sulla prestigiosa rivista Science, si deve infatti all'intuizione di Luigi Naldini, oggi direttore dell'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Tiget) di Milano. Proprio lui, nel 1996, pensò di disarmare il temutissimo virus Hiv, responsabile dell'Aids, per trasformarlo in un efficiente cavallo di Troia che trasporta nella sua pancia i geni sani con cui correggere gravi malattie ereditarie, arrivando fino alle cellule dell'inaccessibile sistema nervoso centrale.
Gli studi, che hanno coinvolto oltre 70 ricercatori e clinici, hanno preso il via nella primavera del 2010.
Quanto sopra è stato possibile con i fondi della Fondazione Telethon: 19 milioni di euro in totale.
La S.S. Sutor e la Pallacanestro Virtus Roma, lo scorso 18 dicembre a Montegranaro in occasione della Fidea Cup, contribuirono a sostenere la ricerca Telethon (nel caso particolare contro la distrofia muscolare) scendendo
in campo per un'amichevole che, oltre a riportare il basket di serie A alla Bombonera, è stata, prima di tutto, uno straordinario momento di solidarietà.
S.S. Sutor e Pallacanestro Virtus Roma ricordano oggi con particolare orgoglio quella serata di basket e solidarietà e ribadiscono con convinzione la necessità che lo sport diventi sempre di più veicolo per la promozione di iniziative destinate al sociale.