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Serie A 18/02/2010, 09.34

Preview Air Avellino-Armani Jeans Milano

I padroni di casa davanti al loro pubblico sanno cambiare marcia, mentre gli ospiti se azzeccano la serata possono fare magie. All'interno anche le dichiarazioni dei due coach    

Serie A

Avellino: squadra discontinua, ma in casa sa cambiare marcia. E' la squadra padrona di casa, status che negli ultimi tre anni ha garantito alla Virtus la finale. Cesare Pancotto è partito in stagione con sei vittorie, poi il calendario ha mostrato qualche asperità e la squadra ha sempre fallito fragorosamente gli snodi per diventare una grande. Ha in Dee Brown uno dei registi più eccitanti del campionato, e sotto canestro gode della solidità del sorprendente Szymon Szewczyk e della rapidità di Chevon Troutman. Non ha una panchina di primissimo livello, ma Dimitri Lauwers e Antonio Porta, in giornata, possono dare grattacapi a chiunque. Soprattutto davanti al proprio pubblico.

Milano: Squadra dai mille volti Una delle incompiute della stagione. Piero Bucchi ha iniziato la preparazione in ritardo per via dei tanti problemi, ma dopo le prime sconfitte ha saputo mettersi in carreggiata, pur dando l'impressione di non essere ancora a pieno regime. A lungo trovatasi con panchina quasi inesistente, ha sopperito all'infortunio di Morris Finley con l'arrivo di Sani Becirovic, ha recentemente ritrovato Alex Acker e si gode gli insperati ottimi minuti di Jeff Viggiano oltre alla crescita di Stefano Mancinelli, che ha rubato il posto in quintetto base all'alterno Mike Hall. In una singola partita può fare di tutto. Bucchi, probabilmente, sarà costretto a rinunciare a Petravicius, afflitto da problemi alla schiena.

Piero Bucchi, se vince nei quarti è fatta: per il coach Armani Jeans, infatti, 5 le partecipazioni alle Final Eight, 2 vittorie e 3 eliminazioni nei quarti. Bucchi accoglie con un sorriso la provocazione statistica, poi pero'afferma "non siamo in un grande momento e Petravicius non credo proprio sarà della partita".
I ricordi delle Final Eight passate: "i piu' brutti ogni volta che si esce, non mi viene in mente un'eliminazione peggiore delle altre; il più bello senz'altro la vittoria 2006 con Napoli, 2500 tifosi al PalaFiera di Forlì, un'emozione indimenticabile."
Della prima Final Eight ci sono ancora tre vincenti in campo: coach Bucchi, Bulleri e Marconato. "E' un segnale che del tempo che passa - ribatte l'allenatore - ma mi fa piacere che la continuità sia testimoniata dagli italiani."

Cesare Pancotto le Coppe Italia le ha giocate con qualsiasi formula: eliminazione diretta, Final Four, Final Eight, massimo risultato la semifinale 1987 proprio contro Milano: "Mi ricordo ancora tutto di quella partita, perfino il fatto che io avevo un maglione grigio senza giacca, mentre coach Peterson si'. Un arbitro era Gorlato e il duello stellare fu Bouie-Mc Adoo." Un paragone con quella gara: "Tutt'altra cosa, se proprio devo fare un confronto in qualche modo dico Rocca-Troutman."
Stasera giocherai contro Mordente, che era in campo da avversario nella tua ultima Final Eight (2006 con Udine): "E' un giocatore che stimo e rispetto molto perche' si è fatto da solo, proprio come me, e lo temo
perche' e' esperto e un grande agonista, adattissimo a questo tipo di partite."
Pancotto e Lardo: 4° Final Eight, ancora nessun successo: "Innanzi tutto vorrei dire ritengo un merito avere 4 partecipazioni con 4 squadre diverse, cosa che mi accomuna a Lino; poi la voglia di vincere e di andare avanti c'è sempre, e stasera ci proveremo."

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E. Carchia

E. Carchia

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