Frank Vitucci si incontra con Varese: 'Ascolto e valuto'
Oggi incontro decisivo per il futuro del tecnico
Oggi giornata decisiva in casa Cimberio Varese per capire il futuro di Frank Vitucci.
Il coach of the year ha sul piatto una ricca offerta di Avellino ma prima di tutto vuole parlare con la Cimberio, con cui ha contratto anche per l'anno prossimo. Ecco le sue parole a La Prealpina.
"La priorità è parlare con il mio club che in questo momento è Varese, ci mancherebbe altro che non fosse così, al di là del rapporto di lavoro legato al contratto in essere, e tutto il resto viene dopo. E' normale valutare tutto ma con molta serenità da entrambe le parti aspetto di capire quali saranno i programmi per il prossimo anno. L'annata appena conclusa è stata straordinaria ma è bene rendersi conto che oggi i club subiscono metamorfosi incredibili tra una stagione e l'altra: l'esempio più evidente è proprio quello della Cimberio versione 2012/2013 che aveva cambiato 9 giocatori su 10 e l'allenatore. Alla fine tra chi vuole migliorare e chi deve rivedere l'organico per motivi di budget è difficilissimo dare seguito a un progetto tecnico: la Varese degli anni '70 ha vissuto un'epopea straordinaria perché per un decennio ha potuto contare sulla stessa base di grandi campioni, oggi una continuità del genere è impensabile. Per forza di cose al di là di tutto si dovrà cambiare più di quello che si vorrebbe e aver fatto così bene spinge questa situazione ancora più in là. L'ipotesi di una estensione del contratto? Sentirò i programmi e le offerte della società, certo i playoff durati così a lungo hanno ridotto i tempi per programmare il futuro. In questo modo però abbiamo affrontato solo superficialmente i nodi del futuro rimandando i discorsi a bocce ferme; oggi approfondiremo concretamene tutti gli argomenti e poi deciderò sul da farsi. Ma le tempistiche saranno brevissime perché queste cose mi mettono in crisi.... Eurocup? Di sicuro è un'opportunità importante da vivere al meglio: per chi fa attività professionistica disputare una coppa europea è motivo di orgoglio e di arricchimento. Però bisogna prepararsi a un'avventura stimolante ma anche impegnativa: con due partite a settimana il rischio è che i giocatori possano usurarsi, dunque anche alla luce del cambio dei ritmi di lavoro imposto dai viaggi bisogna scegliere elementi prestanti e fisicamente in grado di garantire continuità".
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