Federico Pasquini: 'Sarà una Dinamo costruita sul basket di Sacchetti'
Ritiro per Bootsy Thornton?
Federico Pasquini, direttore sportivo ed uomo mercato della Dinamo Sassari, ha parlato a La Nuova Sardegna facendo il punto della situazione sul mercato della squadra sarda. Ecco le parole di Pasquini che ha iniziato i suoi viaggi alla ricerca dei futuri talenti del basket italiano ed europeo.
"Abbiamo tanti rimpianti ma solo per la serie persa contro Cantù, con gara6 e gara7 che sono andate come tutti sapete. Per il resto no, chiunque arrivi in finale ha sempre i titoli per giocarsi lo scudetto e anche in questo caso è così: Roma a Cantù ha vinto una gara6 nella quale era con le spalle al muro, Siena ha vinto due volte una gara7 in trasferta a Milano e Varese. Il nostro dispiacere è grande, sappiamo che le cose potevano andare diversamente ma ormai non è più tempo di guardarsi indietro.
Mercato. Non si è mosso niente, difficile prevedere quando si comincerà a trattale sul serio. Adesso siamo nella fase di una prima scrematura, quando hai già visto tutto quello che ritieni possa essere funzionale al tuo piano. Qui a Treviso ho visto poco basket e parlato tantissimo, ci sono praticamente tutti i procuratori del mondo.
Sassari 2013-14. Sempre fondata sul basket predicato da coach Sacchetti. Non vedrete una squadra che gioca ai 60 punti. Del resto è una filosofia che ha pagato tantissimo: ci ha reso una squadra simpatica, nelle ultime due stagioni siamo arrivati quarti e secondi in regular season con gruppi che, onestamente, in partenza valevano qualche posizione in meno.
Formula 5+5. Sì, perché la logica è sempre quella di avere un gruppo italiano importante per gli equilibri. E per essere veramente importante deve anche avere un certo minutaggio.
Chi parte. La nostra idea di partenza, intanto, è confermare il più possibile. E per come siamo sttutturati, i pezzi fondamentali per il nostro gioco sono il play e la guardia. Le altre scelte andranno a cascata. Certamente ci piacerebbe tenere Travis e Drake Diener. Ma sappiamo che sarà dura: per farvi un'idea qui a Treviso tutti mi hanno chiesto di loro e di Drew Gordon. Piacciono a tutti ovvio.
Bootsy Thornton. Onestamente, a me piace molto anche Bootsy Thornton. Fisicamente sta bene ma deve fare una scelta di tipo familiare, la figlia quest'anno comincerà l'high-school e lui dopo dodici anni in giro per l'Europa potrebbe decidere di cominciare a restituire alla famiglia il tempo sottratto.
Travis Diener. Di fatto lui resterebbe il leader della squadra, concettualmente sarebbe un americano. Dovremmo solo stare attenti a scegliere uno straniero di un certo tipo.
Amedeo Tessitori. Sarà il backup del centro titolare.
Mauro Pinton. Con lui dobbiamo ragionare, in generale vale la regola che a Sassari vogliamo gente motivata, non è una questione di contratti.
Tony Easley. Il discorso del pivot è complesso. Nel senso che è una questione di incastri: se hai un play di un certo tipo potrebbe non andare bene un pivot. E noi prima scegliamo il play".