Il derby 159 è di Milano: Varese battuta 74-70

Al Mediolanum Forum di Assago va in scena il 159° derby tra Milano e Varese. Bucchi ripresenta dopo oltre 4 mesi di assenza Alex Acker. Milano parte forte con due assist di Bulleri per Rocca e Mancinelli che affonda. Ci pensa l'ex Galanda a riequilibrare le sorti della partita che a metà del 1' quarto è ferma sul 4-4 con molti errori e basse percentuali dal campo, ma Milano difende su tutte le linee di passaggio costruendo il priumo vantaggio in transizione con Rocca. Bucchi deve , però, togliere Bulleri con 2 falli inserendo Becirovic. Sull'8-6 per Milano, Pillastrini chiama time out. Al rientro Morandais da' il vantaggio agli ospiti. Milano reagisce ed allunga con un parziale di 9-0 con un Viggiano e Maciulis sugli scudi. Al primo intervallo Milano è avanti 17-9. Si ricomincia con Varese che prova a rientrare con un 4-0 firmato Childress-Tusek, subito rintuzzato dal primo canestro di Becirovic. A 8’15’’ dall’intervallo, torna Alex trova il suo primo canestro dalla media, ma Varese rimane sempre a -3, 21-18, grazie a Marko Tusek e a un gioco da tre punti di Michel Morandais. Maciulis segna una tripla dall’angolo, ma subito dopo commette il suo secondo fallo proprio contro il francese di Varese che converte un nuovo gioco da tre. A metà esatta del quarto, è la volta di Bucchi chiamare timeout con i suoi avanti 26-23 ma con Childress in lunetta, perchè Milano ha già esaurito il bonus, mentre Varese nel secondo quarto non ha ancora commesso falli.  Il Professore li segna entrambi così come Reynolds che impatta a quota 26. Petravicius dal post basso e Acker con una tripla confezionano un 5-0 Milano per il 31-26 .  È il momento di Acker che va anche a schiacciare nel traffico su assist di Mancinelli. I biancorossi tornano di nuovo a +7, ma falliscono un paio di occasioni per allungare ed Jobey Thomas dalla lunetta tiene la Cimberio a contatto. All'intervallo Milano è avanti 39-30 con il canestro allo scadere di Acker su assist di Becirovic. Il secondo tempo inizia con un canestro Galanda dopo 2'. I primi due punti di Milano portano, invece, la firma di Rocca in transizione . Pillastrini  chiama timeout dopo l’ennesima persa dei suoi. Varese rimane attaccata nel punteggio con l’immensa classe di Morandais e la grande energia di Marko Tusek sotto i tabelloni e a metà del quarto. La Cimberio è aggrappata a Morandais che segna sempre in questo momento, ma Maciulis dall’angolo infila un’altra tripla cui risponde però subito, sempre dall’arco, Marko Tusek. I ragazzi di Bucchi non riescono a piazzare un break importante. E' ancora Tusek con una tripla a riportare i suoi a contatto. Ora i milanesi sembrano in confusione offensiva: Bulleri commette infrazione di passi, ma con la difesa i biancorossi riescono a tenere la testa avanti. Maciulis recupera palla e Bulleri subisce antisportivo da Reynolds. Il Bullo segna i due liberi, ma sbaglia la tripla sul possesso conseguente ed a rimbalzo Maciulis commette ingenuamente il suo terzo fallo  regalando due liberi a Morandais. Alla fine del 3° quarto Milano è avanti sul 51-48. Galanda e Childress impattano a quota 51. Milano non segna più:  Tusek in contropiede segna, subisce il fallo di Mordente e segna il libero per il 54-51 Varese. Gli arbitri sanzionano Mike Hall con un tecnico che Morandais converte dalla lunetta La tripla di Bulleri dall'angolo ferma l'emorragia e da' impulso al  parziale milanese di 12-0 chiuso da un libero di  Cotani. Si entra negli ultimi 3’ di gioco con Morandais che segna dall’angolo il -5. Mordente e Thomas si rispondono da tre. Si entra negli ultimi 120" con la partita ancora aperta. Becirovic dalla lunetta e Galanda in post basso, mantengono il distaccio inalterato: 69-64 Milano. L'utimo minuto di gara verde 2 protagonisti: Mordente dalla lunetta e Thomas dall'arco. Milano vince 74-70 soffrendo più del dovuto per avere ragione di Varese. Le note positiva della giornata sono: il ritorno di Acker, la conferma di Viggiano e un Becirovic che alla terza partita in biancorosso, smazza 10 assist, mentre ancora una volta Hall denota i suoi problemi caratteriali facendosi fischiare un tecnico nel momento meno opportuno.