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Serie A 07/05/2013, 09.24

Angelico Biella, i voti alla stagione

Le pagelle stagionali dell'Angelico Biella

Serie A

ANGELICO BIELLA – SQUADRA. Voto 4. I giovani visti in campo nel finale di stagione (qualche minuto in più Laganà e Renzi l’avrebbero meritato anche prima) sono forse l’unica nota positiva di un campionato iniziato male e proseguito peggio. Più che le scelte non felicissime nel mercato estivo (Jaramaz, Brackins e Robinson non erano certo da buttare), è mancata quell’atmosfera magica che spesso nelle 12 stagioni di serie A ha permesso alla squadra di andare oltre ai suoi limiti.

Taylor Rochestie. Voto 6. In 16 partite, 13.4 punti, 2.6 assist, ma anche un deludente 27.9% nel tiro da tre in 31.8 minuti di media sul parquet. L’impressione è che abbia reso meno rispetto alle sue indubbie qualità tecniche. La presenza di Trey Johnson e l’atteggiamento da primadonna del play-guardia americano non l’hanno certo agevolato nel prendere in mano le redini della squadra. Ha dato tutto e i tifosi ne hanno apprezzato il cuore e la dedizione alla causa rossoblù.

Trey Johnson. Voto 5. Il voto non è certo alle statistiche (6.5): 16.4 punti, 3.3 rimbalzi, 2.8 assist, 46.8% da tre ma anche 3.8 perse in 34.8 minuti di media sul parquet. A pesare sul giudizio è l’atteggiamento che il giocatore ha mostrato dall’arrivo di Taylor Rochestie in poi: per un mese abbondante infatti è apparso svogliato e concentrato solo su se stesso, in allenamento come in partita, non certo un uomo squadra. Fosse capitato in un’altra stagione, la società l’avrebbe rispedito a casa senza troppi complimenti.

Dimitros Tsaldaris. Voto 5. Appena 5 volte in doppia cifra in 12 partite: 9.3 punti, 1.8 assist, 7.8 di valutazione in 27’, con percentuali al tiro pessime specie da due punti (appena il 33.3%). Ha reso molto meno di quanto ci si aspettasse, specie considerando il suo curriculum. La negatività dell’ambiente ha pesato anche su un giocatore con grande esperienza in Europa.

Goran Jurak. Voto 7. Goran “Il Guerriero” è stato senza dubbio il migliore nella disastrosa stagione di Biella, ben al di là delle comunque buone cifre: a quasi 36 anni lo sloveno ha messo assieme 8.2 punti (54% da due ma appena il 22.2% da tre), 5.3 rimbalzi, 8.6 di valutazione in 26.2 minuti di media sul parquet. Ha messo in campo ogni stilla della sua energia, dimostrando di tenere davvero alla maglia che ha indossato per 4 stagioni. Ormai è un idolo di Biella, non solo della curva Barlera ma dell’intero Lauretana Forum. Ha promesso che, se ci saranno le condizioni per farlo, tornerà a Biella anche in legadue. Riaverlo rappresenterebbe una polizza assicurativa per il futuro.

Kevinn Pinkney. Voto 7,5. In 11 partite ha messo assieme cifre da potenziale mvp assoluto del campionato, senza mai sembrare egoista: 20 punti (64.1% da due, 31.8% da tre), 8.2 rimbalzi, 22.6 di valutazione in 33.4 minuti di media sul parquet. Nonostante la sua presenza a Biella non è riuscito il miracolo. Ha dimostrato di meritare palcoscenici prestigiosi in Europa. L’Eurolega (magari non una squadra non di prima fascia) è la sua dimensione.

Marco Laganà. Voto 6,5. 10.4 punti di media nelle ultime 5 partite giocate in 23 minuti sul parquet con 15/26 da due, 6/13 da tre, 10.4 di valutazione. Cifre che ne certificano il talento e già a 20 anni ne fanno un giocatore in grado di farsi valere ai massimi livelli. Il rammarico è non averlo visto in campo di più fin da inizio stagione. Scommettere su di lui, anziché tenere in campo un americano che ha dimostrato di non meritare la casacca rossoblù non sarebbe certo stata una pazzia. Avrà di sicuro molte richieste, trattenerlo a Biella sarebbe un gran colpo.

Tommaso Raspino. Voto 6-. Dalla DNA alla serie A il salto è stato notevole. Ci si aspettava qualcosina in più, anche se sul suo rendimento hanno pesato senza dubbio le difficoltà della squadra e rotazioni che gli hanno impedito di prendere fiducia. Per giocare a questo livello dovrà colmare i suoi limiti tecnici, ma in legadue può essere un giocatore importante e una delle pedine chiave del nuovo corso, in campo e fuori dal parquet.

Julian Mavunga. Voto 4,5. Dopo un inizio di stagione buono (14.5 punti e oltre 6 rimbalzi nelle prime sei partite) è man mano sparito dal radar, chiudendo con 7.3 punti, 4.4 rimbalzi e 4/33 da tre punti. Era un rookie e le difficoltà erano preventivabili, ma questo non giustifica un atteggiamento non certo di chi vuole far di tutto per emergere. Visto il potenziale è senza dubbio una delle delusioni più grandi di questa stagione.

Andrea Renzi. Voto 6. Chiusura di stagione con grande voglia e grinta (34 punti e 17 rimbalzi totali nelle ultime tre ininfluenti partite). 13 minuti di media nelle prime 8 partite in maglia Angelico, poi appena 22 minuti totali nelle successive 8. Si sapeva che per tornare al top avrebbe avuto bisogno di tempo, minuti e fiducia. Stare in panchina a guardare i compagni (con un Mavunga spesso impresentabile) non è certo stato il miglior modo per tornare a sentirsi ed essere un giocatore importante.

Matteo Soragna. Voto 6. Senza dubbio voto 10 alla sfortuna che l’ha perseguitato in questa stagione: prima si è rotto una spalla, poi l’altra e infine è stato messo ko da un guaio muscolare. La sua assenza prolungata dal parquet è stato uno dei motivi che hanno fatto sprofondare Biella. La sua voglia di non mollare mai e di essere sempre e comunque vicino alla squadra ne testimoniano l’attaccamento alla maglia. Anche a 37 anni, in legadue può essere ancora un fattore.

Allenatore, Massimo Cancellieri. Voto 5,5. L’impegno e la professionalità non sono mai state in discussione. Si è dimesso per ben due volte, dimostrando con i fatti di mettere il bene della squadra davanti ai propri interessi, merce rara a queste latitudini (vedi Scariolo a Milano). Con la squadra iniziale non è mai scoccata la scintilla, anche per i limiti oggettivi di qualche giocatore. Poi, nonostante la rivoluzione, non è mai riuscito a rendere davvero squadra un insieme di giocatori di discreto livello. Infine si è affidato a Trey Johnson, scelta sulla carta ovvia ma alla fine non ripagata dall’atteggiamento del giocatore in campo. La contestazione della curva è stata comunque immeritata.

Società. Voto 5. A pesare maggiormente sulla retrocessione non sono state le scelte del mercato estivo, quanto l’incapacità di creare quell’atmosfera che nella storia di Pallacanestro Biella ha spesso permesso alla squadra di superarsi. Voto 10 alle 12 stagioni consecutive in serie A. Al di là delle polemiche e degli errori peraltro umani, un grazie è dovuto.

Pubblico. Voto 10. Merita il massimo dei voti, nonostante la comprensibile ma ingiusta contestazione della curva nel match contro Cantù. Se tutta Italia invidia a Pallacanestro Biella il suo pubblico, un motivo ci sarà. In 3.000 e oltre anche a squadra retrocessa, in 200 a Milano, in 100 a Cremona nelle ultime due trasferte. Se Biella sopravvivrà come sembra, i suoi tifosi saranno una delle certezze più grandi dalle quali ripartire.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • santa73 07/05/2013, 23.05

    Atterrassi ora sulla Terra e leggessi i voti riportati qui sopra penserei ad una salvezza raggiunta... mah

  • aubreycoleman6 07/05/2013, 23.04 Mobile
    Citazione ( aubreycoleman6 07/05/2013 @ 23:03 )

    Grazie!! Concordo su tutto meno che su arrestotirosdengpallapersa Robinson, non credo sia meglio di rochestie, anzi... Che sia più complementare a Johnson forse si!

    Rettifico tutto! Avevo letto altre pagelle sul giornale e pensavo fossero le stesse! PERDONO!!

  • aubreycoleman6 07/05/2013, 23.03 Mobile
    Citazione ( Topperman 07/05/2013 @ 15:21 )

    Che coraggio dare i voti..

    Grazie!! Concordo su tutto meno che su arrestotirosdengpallapersa Robinson, non credo sia meglio di rochestie, anzi... Che sia più complementare a Johnson forse si!

  • Topperman 07/05/2013, 15.21 Mobile

    Che coraggio dare i voti..