Le pagelle di Vanoli Cremona-Montepaschi Siena
I voti ai protagonisti della partita del PalaRadi
HRVOJE PERIC 6,5 Un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Spiccano le sette palle perse, di cui la maggior parte in modo davvero ingenuo, che alimentano l'allungo senese nei primi quarti. Offensivamente si sveglia nell'ultimo quarto quando mette a segno tre canestri importanti, mentre nei primi 30 minuti di gioco ha qualche difficoltà di troppo nell'attaccare l'area. Si fa sentire invece sotto i tabelloni dove recupera ben 10 rimbalzi, di cui 5 offensivi e in generale appare molto più deciso del suo compagno Stipanovic.
BRIAN CHASE 6 Come sempre in grossa difficoltà quando si tratta di giocare da playmaker, sugli scarichi punisce meno del solito (2/8 da tre, dato assolutamente in controtendenza rispetto alle ultime uscite). In una giornata così negativa dall'arco potrebbe tentare di giocare più nel pitturato. Da segnalare una tripla da distanza siderale buona a riaprire la partita a fine terzo quarto.
LUCA VITALI 8,5 Sfodera una prestazione mostruosa. Quadrupla doppia sfiorata, chiude con 17 punti, 10 rimbalzi, 8 assist e 9 falli subiti per 34 di valutazione. Gestisce nel migliore dei modi la squadra, si trova a meraviglia con il pick and roll per Kotti e Stipanovic e mette tanta intensità in campo. Serata un po' opaca al tiro (3/9 totale), decide di attaccare l'area e lo fa in modo ottimale subendo 9 falli e garantendosi 10 liberi, tutti mandati a bersaglio. Sempre più leader di questa squadra, non manca mai di incitare un compagno dopo un errore o di aizzare il pubblico nei momenti più importanti.
DAVIDE SPERONELLO S.V. Entra negli ultimi secondi per concedere la meritatissima standing ovation a Vitali.
TUUKKA KOTTI 8 Ancora una prova d'autorità, in casa si sta prendendo di forza il ruolo di lungo titolare, non a caso resta in campo tutto il quarto quarto. I suoi otto canestri (su dieci) arrivano in gran parte grazie all'ottima intesa con Vitali ma il finlandese sa costruirsi i tiri anche in altro modo, vedasi un tiro in fade away dai cinque metri mandato a bersaglio nel finale. Nel finale si fa sentire anche sotto i tabelloni, cattura ben quattro rimbalzi sui sei totali negli ultimi minuti. Solido.
JARRIUS JACKSON 7 Reduce da una serie di partite al di sotto dei suoi standard, si riprende alla grande. È un importante promotore della riscossa cremonese, nel terzo quarto rilancia le ambizioni della Vanoli con sette punti consecutivi, a cui fa seguito la tripla che con tre minuti sul cronometro fa saltare il banco. È l'uomo dei momenti decisivi e non fallisce: 3/3 da tre nel secondo tempo. Da segnalare anche il suo buono lavoro difensivo: fa quello che può su Brown mentre, insieme agli altri, limita bene Janning e Hackett.
AARON JOHNSON 6,5 Gestisce bene la squadra ma viene limitato dai falli e dalla serata importante di Vitali. In difficoltà in difesa su Brown, che ovviamente fa valere la differenza di centimetri, in attacco non riesce a penetrare l'area senese ed è costretto a tirare da fuori: i suoi unici due canestri sono infatti una tripla di tabella e un altro tiro pestando la linea dei 6.75. Tuttavia la sensazione è che come spesso gli accade il tabellino non descriva pienamente la sua partita: è dai suoi assist che nasce la riscossa cremonese, riesce a cambiare il ritmo della partita.
ANDREA CONTI 6- Parte in quintetto, gioca i primi sette minuti della partita poi non entra più. In difesa non demerita ma non si fa vedere in attacco.
ANDRIJA STIPANOVIC 6 Anche lui come Kotti sfrutta molto il pick and roll con Vitali tuttavia a differenza del finlandese appare molle e più volte si fa strappare rimbalzi dai vari Eze, Kangur e Sanikidze. Sbaglia pure un paio di appoggi perciò Gresta decide di tenerlo in panchina per tutto il quarto decisivo.
LUIGI GRESTA 8 Organizza una zona che fa deragliare i campioni d'Italia, la vince con un parziale terrificante di 27-5 tra il 28' e il 38'. Al di là delle buone letture tecniche, è sotto il punto di vista psicologico e caratteriale che Gigio risulta un'arma in più per questa Vanoli. Riesce durante tutta la partita a trasmettere la sua grinta ai giocatori e nei momenti più difficili sprona i ragazzi con un'energia incredibile. Vero idolo del pubblico cremonese, non a caso il primo coro che si alza alla fine della partita è per lui.
MONTEPASCHI SIENA 5 Parte forte poi cala terribilmente e finisce assolutamente sulle gambe e senza benzina. La Menssana ha giocato giovedì a Vitoria ma ciò non basta a giustificare una sconfitta del genere anche perché nel quarto decisivo, quello nel quale Siena viene travolta, la Vanoli schiera gli stessi cinque giocatori per tutti i dieci minuti. Il calo di questa squadra è preoccupante, adesso avrà quindici giorni di fila a Siena per ricaricare le batterie e prepararsi ai playoff con anche un Christmas in più.
BOBBY BROWN 7 Si carica sulle spalle gran parte del peso offensivo della squadra con buoni risultati visto che mette a segno 28 punti mostrando tutto il suo bagaglio tecnico. Forse esagera nel prendersi troppi tiri ma vista l'incapacità di segnare dei suoi compagni è costretto al gioco individuale e a forzare tiri complessi. In difesa soffre Vitali.
BENJAMIN EZE 6 Fa la sciocchezza di commettere due falli nel giro di un minuto che lo costringono ad uscire proprio sul più bello, all'inizio del quarto parziale. Fin lì era stato padrone sotto i tabelloni con 13 rimbalzi, due stoppate e tante intimidazioni. In difesa tiene bene uno spento Stipanovic mentre ha più difficoltà con un vivace Kotti; in attacco si fa sentire meno del dovuto sbagliando un paio di appoggi non contestato.
MARCO CARRARETTO 5,5 Il capitano gioca solo sei minuti mettendo a segno un canestro. Si vede che la migliore condizione fisica è lontana. Anche se non gioca nel quarto periodo ha un minus di 11 punti.
ALEKSANDAR RASIC 5 Gioca sette minuti giusto per far rifiatare Brown e lo fa rimpiangere eccome. Nullo in attacco, poco attento in difesa.
KRISTJAN KANGUR 5 Poco ispirato offensivamente, si intestardisce troppo sul tiro da tre che non entra (0/5). Si fa vedere soprattutto sotto i tabelloni dove strappa due bei rimbalzi offensivi.
VIKTOR SANIKIDZE 5 Anche lui nullo in attacco, in difesa soffre: c'è lui in campo infatti durante il parziale decisivo. Non riesce a tenere Kotti e Peric che nell'ultimo quarto salgono in cattedra.
TOMAS RESS 5 Gioca condizionato da un problema fisico e si vede. Costretto a entrare in campo nel finale dopo l'uscita per falli di Eze, non riesce a competere atleticamente con i lunghi cremonesi. Come ormai appurato è lui il vero giocatore chiave della Menssana. Una riscossa della squadra passa obbligatoriamente da una ripresa fisica del campione altoatesino.
BENJAMIN ORTNER 4,5 Gioca poco e malissimo. Riesce nell'impresa di totalizzare -18 di plus/minus nonostante non metta piede in campo nel quarto decisivo quando Banchi preferisce inserire un menomato Ress al posto suo quando Eze deve uscire per falli. In difesa non tiene nessuno dei suoi avversari.
MATT JANNING 5,5 Non riesce a limitare quasi mai i due play cremonesi. Mette a segno due triple che sembrano lanciare la fuga senese mentre nei momenti decisivi non riesce a incidere al tiro.
DANIEL HACKETT 5,5 Autore di una buona prova nel primo tempo, sparisce nei secondi 20 minuti dove viene surclassato dalle guardie cremonesi.
DAVID MOSS 6,5 Assieme a Brown tiene in piedi l'attacco senese ed è l'unico che sembra davvero incarnare lo spirito della Menssana lottando su ogni pallone. Otto rimbalzi a condire 14 punti con ottime percentuali da tre. Il suo lavoro difensivo è come sempre importante.
LUCA BANCHI 5 La settimana lontano da Siena (trasferte ad Avellino e Vitoria) si chiude nel peggiore dei modi con una sconfitta pesante per il modo in cui è arrivata: nel momento cruciale i giocatori senesi sono apparsi svogliati, oltre che comprensibilmente affaticati fisicamente. Non riesce a trovare un'alternativa alla zona di Gresta. Il gruppo a disposizione del coach è però di prim'ordine e l'arrivo di Dionte Christmas aggiungerà un'ulteriore freccia all'arco senese. Il coach dovrà essere bravo a ricaricare psicologicamente i suoi ragazzi in vita dei playoff.
NOTA DI MERITO: TROY BELL Il giocatore della Reggiana, eroe della promozione e della prima salvezza in serie A, torna per salutare i suoi vecchi tifosi e porta pure fortuna. Accolto da un grandissimo boato (seppure clamorosamente scambiato dallo speaker per Keith Langford, tra i fischi del pubblico), Troy nell'intervallo si presta ad autografi e foto in modo cortese e simpatico. Alla fine esulta anche lui con i suoi vecchi tifosi per una vittoria di prestigio assoluto. E poi c'è qualcuno che ancora si chiede perché sia il giocatore in assoluto più amato da queste parti.