Rok Stipcevic ed il ritorno a Milano: 'Niente emozione'
Il croato torna a Milano: 'I problemi avuti da Milano? Non lo so, non credo di avere una risposta'
Rok Stipcevic nella partita di domani tornerà a Milano da avversario per la prima volta dall'addio di qualche mese fa.
Il play croato ha parlato a La Gazzetta dello Sport della partita tra la sua Pesaro ed il suo passato recente.
"Per noi professionisti ogni partita è importante, che sia amichevole o campionato, non vivo questa in maniera particolare. Sto bene in questo club, e come squadra ce la giochiamo con tutti. Anche nelle sconfitte, spesso, siamo arrivati a un possesso dal fare risultato, abbiamo sempre le nostre possibilità, e questo è positivo. Quando affrontai Pesaro con Milano era la prima in casa di Markovski, poi sono arrivati Torey Thomas, Tarence Kinsey e il sottoscritto, il coach ci ha trasmesso le sue idee e negli ultimi tempi abbiamo dimostrato di saper giocare bene anche contro le prime. Rapporto con Markovski? Tra noi c'è una normale relazione tra allenatore e giocatore. Lo conoscevo solo di nome, sapevo chi era e dove aveva lavorato, ma non ci eravamo mai incontrati. Dentro di lui ci sono le basi della scuola slava, durante la settimana lavoriamo molto bene e in partita si vede.
Mia inconsistenza all'Olimpia? Oggi non sono più un giocatore dell'Olimpia e non sta a me parlarne. Poi, onestamente, non sarei nemmeno sicuro di avere una risposta. Mi sento con Langford? Sì, con tutti è rimasto un bel rapporto. Ringrazio Langford per il sostegno che mi ha dato quando ero a Milano e anche dopo, ma potrei fare anche altri nomi.
Che gara sarà? Difficile. Noi rispettiamo Milano, una grande squadra e una grande società. Ma il nostro allenatore ci preparerà come sempre per giocarcela, senza paura.
Cosa mi manca di Milano? Per la verità a me non cambia molto il posto in cui gioco: la mia vita è tutta casa e palestra, il mio unico pensiero è la pallacanestro, a Milano come altrove".