Le pagelle di Angelico Biella-Sutor Montegranaro

ANGELICO BIELLA 5. Una stagione nata nelle difficoltà (3 vinte nelle prime 9 e infortunio a Soragna), proseguita con un’inutile rivoluzione (2 vinte nelle successive 16), che rischia di finire come peggio era difficile immaginare. Il Forum contro la curva è l’emblema di una stagione costellata da rebus irrisolti.

Rochestie 4,5. Prima Spinelli, poi Di Bella, due grandi ex di Biella che gli sono passati letteralmente sopra. Atripaldi e Cancellieri avrebbero voluto Giachetti. Alla fine forse sarebbe stato meglio tenere Robinson.    

Johnson 6. Il voto è alla partita, non certo alla sua stagione. È l’ultimo ad arrendersi in casa Angelico assieme a Jurak. Gioca per se stesso (19 punti) e anche per la squadra (6 assist).

Tsaldaris 6. 1/17 da tre punti nelle ultime tre partite è sintomo di mancanza di fiducia e lo mette senza alibi sul banco degli imputati. Impossibile trovare una spiegazione logica al suo atteggiamento quasi rinunciatario. Stavolta però ci mette cuore ed energia e il pubblico alla fine lo applaude.

Jurak 7,5. La curva sciopera, il resto del palazzetto è in silenzio, e allora ci pensa Goran “Il guerriero” a suonare la carica. Segna, cattura rimbalzi, incita il pubblico, ci manca solo che pulisca il parquet e apparecchi la tavola ai compagni. 

Pinkney 6. L’influenza gli toglie gran parte della sua energia. Eppure viene fuori alla distanza e chiude con 15 punti, 8 rimbalzi e 19 di valutazione. Fosse arrivato prima…

Laganà 5. Una scommessa che poteva essere vinta si è trasformata invece in una delle delusioni di questa stagione. Lui di sicuro poteva fare di più, ma non si è creduto abbastanza nel suo talento quando era il momento di farlo.

Mavunga 5. Entra e prende 4 rimbalzi in 9’. Per aiutare davvero la squadra però, sarebbe servito il Mavunga di inizio stagione. Un giocatore che ad un certo punto ha spento la luce e non l’ha più riaccesa. Perché?

Renzi 5. In parte vale il discorso fatto per Laganà. Biella l’ha firmato per tre stagioni, errore di valutazione o di gestione?  


Massimo Cancellieri 5. Contestarlo sul piano tecnico è comprensibile, non lo è invece dal punto di vista umano. Ha dato tutto, mettendo anche il suo mandato nelle mani della società. Le colpe vanno equamente divise tra staff tecnico, giocatori e società.  


SUTOR MONTEGRANARO 8. Difficoltà economiche, stipendi non pagati, contestazione dei tifosi, ma alla fine salvezza raggiunta a cinque giornate dalla fine. Come ha detto Recalcati a fine partita, un grande staff tecnico e giocatori che prima di tutto sono grandi uomini.

Di Bella 8. Porta a spasso Rochestie e chiude con 17 punti, 5 rimbalzi, 7 falli subiti, 5 assist e 22 di valutazione, con anche 2 triple pesanti quando il match era ancora vivo. Tolta la fascia di capitano, ha vestito i panni del guerriero ed è diventato il simbolo della salvezza della Sutor.

Johnson 6,5. Tanti minuti in campo (27), una fiducia che lui ripaga con tanta difesa e qualche canestro importante.

Cinciarini 7. Si conferma bomber della squadra. A Biella di sicuro uno così avrebbe fatto molto comodo in questa stagione.

Burns 6. Gioca al di sotto dei suoi standard ma alla fine è tra quelli più determinanti nella salvezza.

Campani 8. Gioca la partita della vita, chiudendo con 17 punti, 4/4 al tiro, 4/4 ai liberi, 6 rimbalzi e 23 di valutazione. Ennesima scoperta nell’interminabile carriera di Charlie Recalcati.

Mazzola 5,5. Con un Campani così, il suo spazio rischia di essere sempre minore.

Freimanis 6,5. Campani a parte, è il migliore tra i lunghi di Montegranaro.

Slay 6. In questa stagione non è stato quasi mai al top. Se lo fosse stato forse sarebbero cambiate le prospettive della Sutor…

Panzini 6,5. Il suo 7 di plus/minus indica come la squadra non abbia risentito con lui in campo al posto di Di Bella.


Allenatore. Charlie Recalcati 8. Ennesimo successo di una carriera ineguagliabile. Un grande uomo, prima ancora che un grande allenatore.