Meo Sacchetti: 'Contro Milano serve una gara giocata al top'
Le parole di Sacchetti sul big match contro Milano
Vigilia di campionato al PalaSerradimigni di Sassari: nell'anticipo pre pasquale la Dinamo Banco di Sardegna affronta l'EA7 Olimpia Milano. Ecco le parole del coach del Banco di Sardegna Meo Sacchetti che ha fatto il punto sul momento e sulle condizioni del roster biancoblu, presentando poi il big match in programma domani alle ore 12 in piazzale Segni davanti ad un palazzetto che si annuncia per l'ennesima volta tutto esaurito.
Al PalaSerradimigni arriva Milano
«Una grande della storia della nostra pallacanestro, conosciamo tutti il suo roster lunghissimo ed attrezzato che però, in proporzione al suo talento, ha avuto delle difficoltà sino ad ora ma potrà sicuramente recitare un ruolo da protagonista in post season. Hanno dei problemi? Non me ne occupo, guardo a casa mia ed ai miei ragazzi chiamati a fare al meglio il loro lavoro. Servirà una gara top per battere l'Olimpia. Milano è comunque la squadra più pericolosa della Lega A. Noi siamo Sassari, non il Real Madrid, siamo una provinciale che ha un modo di essere speciale che ci ha permesso di arrivare a questo punto. La nostra mentalità può e deve essere la nostra forza».
Che sfida sarà contro l'EA7?
«Hanno ripreso due giocatori dello scorso anno, hanno preso un playmaker come Green che ha grande valore e ai tempi di Avelllino ci ricordiamo tutti. Sono talmente tanti che non ci possiamo preoccupare dell'assenza di uno o l'altro, di chi o come o quanto giocherà. Non guardiamo le loro deficienze, giochiamo come più volte siamo riusciti a far in questo campionato».
Situazione roster in avvicinamento al big match?
«Si sono allenati con noi sia Travis Diener e Jack Devecchi, pensiamo di averli a disposizione tutti e due per domani. All'andata bene a rimbalzo e sotto canestro? Speriamo di poter replicare la prestazione dell'andata. Ci serve questo tipo lavoro, su ambo i lati del campo, ci occorre per poter andare in campo aperto. Nele partite importanti, anche giocatori che tendenzialmente non sono votati alla difesa, sanno e possono tirare fuori qualcosa di più, qualcosa di diverso ed importante».