Massimo Cancellieri: 'Niente alibi ma è pesata l'assenza di Soragna'
Cancellieri e Pinkney parlano dopo la sconfitta interna contro Avellino
BIELLA. Non è bastata l’assenza di un giocatore del calibro di Jaka Lakovic per permettere a Biella di conquistare un successo che sarebbe valso oro. La rincorsa salvezza dell’Angelico resta a questo punto appesa a un filo, con Pesaro distante due punti (in realtà quattro visti gli scontri diretti sfavorevoli) e il terzetto Bologna-Avellino-Montegranaro ormai quasi irraggiungibile (+6 su Biella).
Coach Cancellieri prova a spiegare così la sconfitta: “Non voglio cercare alibi, ma l’assenza di Soragna e le cattive condizioni di Tsaldaris hanno pesato sul match. In queste condizioni ognuno dei giocatori scesi in campo avrebbe dovuto dare 110% ma così non è stato. Nel secondo quarto abbiamo pagato la frenesia di recuperare il divario e ci è mancata la tranquillità per poter cercare tiri facili. Nella pausa ci siamo azzerati e siamo tornato anche sul -3, sprecando tre possessi per pareggiare o andare a -1.
Perfetta l’analisi del match da parte di un grande Kevin Pinkney: “Purtroppo si è ripetuta la stessa situazione di altre partite: abbiamo giocato bene per due quarti, ma sappiamo che questo non è sufficiente per vincere. Quando siamo andati sotto abbiamo perso fiducia, difendendo male e non passandoci la palla come dovevamo. Se vuoi vincere partite così importanti non puoi permetterti di andare sotto di 19 dopo il primo tempo”. Assieme a Jurak, Pinkney è stato l’unico a entrare in campo fin dall’inizio con l’atteggiamento giusto: “Ognuno ha il suo modo di approcciarsi al match, non posso certo decidere io come far entrare sul parquet i miei compagni”