Viaggio alla scoperta dei giovani italiani: Federico Mussini
Lo scout del giovane giocatore di Reggio Emilia, uno dei talenti più promettenti della classe 1996
Nato a Reggio Emilia e tuttora nel settore giovanile della sua città, Federico Mussini è una delle grandi speranze del basket italiano.
Considerato tra i primi 5/10 talenti a livello europeo, il playmaker classe ’96 della Reggiana ha già ottenuto diversi risultati importanti per dimostrare di meritare questa reputazione. Tra i tanti esempi possibili risaltano soprattutto la chiamata dello scorso anno alla partita del Jordan Brand Classic dei migliori giocatori non statunitensi – gara di cui è stato il miglior realizzatore – e l’elezione nel miglior quintetto agli scorsi Europei U16 duranti i quali ha portato l’Italia al quarto posto, grazie anche all’aiuto di talenti come Oliva e Donzelli.
Offensivamente, nonostante raggiunga a malapena i 180 cm, ha già un gioco di primo livello. Sa segnare in tantissimi modo, grazie ad un rilascio del pallone molto bello esteticamente ma anche pulito. È in grado in fatti di crearsi il tiro dal palleggio ma è anche capace di realizzare facilmente due punti sia subendo contatti avversari, con giocate anche spettacolari, oppure inventandosi tiri in corsa, anche se probabilmente la sua arma migliore è il tiro da tre punti, in tutte le salse possibili. Forse non è il più veloce tra i playmaker ma ha ottimi cambi di ritmo e, grazie al controllo del pallone, sa giocare molto bene anche nei coast to coast. Il gioco di squadra non gli manca e con lui in campo la palla gira molto bene tra i compagni. Non è però un play che cerca a tutti i costi l’assist al millimetro il che può essere anche un bene dato che gli risparmia di perdere palloni, al contrario di quello che fanno invece molti pariruolo.
Difensivamente, essendo anche molto leggero, subisce molto la fisicità degli avversarsi, non potendo evitare quindi le varie penetrazioni in aria di chi sta marcando. A livello di rapidità di piedi è già a buon punto e se si irrobustisse un po’ potrebbe fare buone cose anche in questa fase di gioco.
Da questo ragazzo ci si aspettano grandi cose, questo è ovvio, e la prossima opportunità che avrà per mostrare tutto il suo talento potrebbe averla già questa estate con la nazionale U18, con la quale affronterà gli europei di categoria, nonostante un anno di meno della maggior parte dei partecipanti. Le possibilità che si perda nel tempo esistono - il suolo difficile, un fisico non statuario – per cui conviene non montarsi da subito la testa. La cosa sicura è che il ragazzo ha davvero tantissimo talento, e probabilmente già adesso in una squadra di DNB potrebbe già fare benissimo. Se riuscirà a crescere ancora in questi anni, migliorandosi sotto ogni aspetto, tecnico, fisico e psicologico, allora si che potrà arrivare, senza alcun dubbio, a dire la sua anche tra i professionisti.