Cesare Pancotto: 'Tornare ad Avellino è motivo di soddisfazione'
Il coach conferma il ritorno in Irpinia
In attesa del comunicato ufficiale, Cesare Pancotto ha però parlato con La Gazzetta dello Sport del suo nuovo incarico, ossia capo allenatore della Scandone Avellino per la terza volta in carriera. Ecco le sue parole.
"Sto preparando le valige e sono molto contento di tornare ad Avellino. La mission della Scandone la sento come un dovere, mi inorgoglisce e mi dà un'energia notevole che spero di poter trasmettere immediatamente alla squadra: è questa la prima dote che vorrei portare. Avete avuto modo di conoscermi e sapete che sono abituato a guardare al presente, ma al passato mi legano tante cose. Tornare a vivere questa realtà è motivo di immensa soddisfazione perché Avellino è una città di basket, capace di dare tanto a questo movimento. Sono legato a questa piazza e non l'ho mai nascosto, considerando pure gli sforzi economici fatti per conservare la serie A. E poi ci sono i tifosi che, oltre a vedere le gare dappertutto e a seguire gli allenamenti, sono impegnati anche nel sociale e trasmettono valori positivi. Dal punto di vista tecnico , ho seguito il campionato e conosco le difficoltà oggettive che un cambio può portare. Ci sono dinamiche già sviluppate in questi cinque mesi su cui dovrò intervenire, ma solo quando ti cali nella realtà sai come operare. Dovrò capire le potenzialità dei singoli e della squadra, tutti dovremo sentirci impegnati e solidali perché abbiamo i mezzi per poter conquistare l'obiettivo. Non vedo l'ora di riabbracciare la città. Gianluca Tucci (che rimarrà come vice, ndr) è un ragazzo sensibile e intelligente e sono sicuro che darà il suo contributo, come De Gennaro che ho già conosciuto e apprezzato. Solo dopo aver parlato con l'intero staff ci saranno considerazioni sul mercato. Ma per ora la mia mente è proiettata alla gara con Montegranaro".
Anche De Cesare ha parlato dell'arrivo del coach: "Era necessario dare una svolta ulteriore dopo le due sconfitte in fotocopia contro Caserta e Pesaro, il primo a rendersene conto è stato proprio Tucci che lunedì aveva fatto un passo indietro presentando le dimissioni. Non le ho accettate perché ho chiesto a Gianluca di restare a far parte del progetto tornando al suo ruolo di vice: per noi è una risorsa, e apprezzo la sua sensibilità e la sua correttezza. Abbiamo ritardato la decisione perché ci sono dei passaggi da compiere, e sono consapevole che dovranno essere apportati ulteriori correttivi. Non mi riferisco ad epurazioni, ma alla nostra organizzazione interna perché ognuno ha dei ruoli ben definiti e di certo io non ho la presunzione di essere un grande conoscitore di basket. Sul mercato, invece, vi posso dire che ci siamo impegnati da tempo, ma abbiamo scelte limitate per i visti già spesi e il tutto sarà valutato nelle prossime ore, escludendo novità per domenica anche per questioni burocratiche. La Scandone è per me un monumento di Avellino e noi ce ne stiamo prendendo cura, cercando di mettere tutti nelle giuste condizioni per poter fare bene".