Max Menetti: 'Contro Caserta la gara casalinga più difficile'
Menetti presenta la gara contro la Juve
Max Menetti ha parlato della gara casalinga contro la Juve Caserta, decisiva per un posto nelle Final Eight di Coppa Italia di Milano. Per il coach di Reggio Emilia quella contro la formazione campana è la partita casalinga più difficile sino ad ora. Ecco le sue parole riportate da La Gazzetta di Reggio.
"Se Montegranaro per me era la partita più diffìcile tra quelle esterne, quella contro Caserta la reputo la più difficile di quelle che giochiamo in casa. Ho letto di miracolo Caserta, ma in realtà io di miracoloso nel loro campionato ci vedo poco o nulla. Loro sono in quella posizione di classifica perché hanno un ottimo allenatore, giocatori seri, un comunitario di valore come Jonusas e una società importante e ben organizzata alle spalle. In più hanno un grande seguito di tifosi che mi aspetto che invadano il Palabigi. Che squadra mi aspetto? Una squadra che verrà qui senza paura e non sarà più facile solo perché non hanno 2 americani. Loro verranno per prendersi 2 punti che servono anche a loro per salvarsi e per accedere alla Final Eight. Loro penso saranno in tanti e faranno tanto rumore. Vorrei che anche i nostri tifosi si facessero sentire, perché a Cremona, credetemi, senza i 400 reggiani che ci hanno seguito ed incitato, forse la gara sarebbe stata diversa. Vi assicuro che li abbiamo sentiti, abbiamo sentito il loro calore e questo ci ha dato una spinta per vincere. Quella spinta la voglio anche contro Caserta. Voglio che i giocatori combattano nonostante le difficoltà nate in settimana. Vincendo arriveremmo a 2 passi dal nostro obiettivo (la salvezza, ndr) e avremmo la soddisfazione di partecipare alla Final Eight di Milano. I singoli avversari? Ci sono giocatori importanti, a partire da Stefano Gentile che in estate avevamo trattato anche noi (poi abbiamo preso Cinciarini). Jelovac è il nostro Jeremic; Mordente è un giocatore di grande tempra e bravura. Sotto canestro per i nostri lunghi sarà una bella battaglia: troveranno Akdindele, giocatore di grande talento. Noi dalla panchina facciamo salire un ragazzo promettente ma esordiente come Cervi, loro hanno un giocatore scafato come Michelori, dotato di grande fisico e abituato a giocare in grandi club per obiettivi importanti. Il roster è competitivo. Se a questo ci aggiunge un allenatore esperto e bravo come Sacripanti, ecco che si capisce come mai stiano facendo un campionato così buono".