Stefano Sardara: 'Dobbiamo ritrovare la fame dei giorni migliori'
Il presidente di Sassari parla della sconfitta di Sassari e dei rapporti con la Mens Sana
Stefano Sardara, proprietario della Dinamo Sassari, ha parlato a La Nuova Sardegna della sconfitta di Caserta invitando la squadra a ritrovare la fame dei giorni migliori.
"La multa presa dai tifosi? Preferiamo non commentare perché stiamo seguendo un percorso ufficiale. Discuteremo davanti agli organi competenti il ricorso presentato per la multa del 23 dicembre e sarà l'occasione per chiarire un po' di cose. Non ultimo il fatto che siamo una società seria e che abbiamo sposato certi valori, siamo fiduciosi. Devono anche capire che a noi costa più la multa che il viaggio a Roma e per questo stiamo attenti a determinate cose. La multa che non si discute è quella inflitta a Thornton, ha avuto un gesto di rabbia e ora pagherà le conseguenze. La sconfitta? Sono completamente d'accordo con Meo Sacchetti, siamo scesi in campo con arroganza e presunzione. Caserta invece ha avuto l'atteggiamento giusto, sapeva di essere inferiore tecnicamente e ci ha battuto con altre armi, utilizzando l'intensità e l'aggressività in difesa. Bisogna essere onesti: la fame di emergere fa la differenza. Nel basket e nella vita di tutti i giorni. Nel momento in cui ti rilassi e smetti di investire su te stesso arrivano le sconfitte, perché significa che smetti di fare dei passi in avanti. Invece devi impegnarti quotidianamente. Comunque ho fiducia nella squadra, una sbandata può starci. Diciamo che può essere stato un momento di crescita: quando cominci a salire di livello capita che ti fermi un attimo e ti compiaci troppo. E subito vieni punito. Ora subito Siena? Indubbiamente: non credo proprio che ci sia il pericolo di affrontare la Montepaschi Siena con un atteggiamento presuntuoso. Noi non siamo quelli di Caserta e giocare al PalaSerradimigni ci darà una carica in più, praticamente siamo già al tutto esaurito. A proposito di pubblico, ho sentito commenti entusiasti sui tifosi del PalaMaggiò: con tutto il rispetto, a me non è sembrato nulla di eccezionale e a Sassari l'ambiente è molto più caldo. Rapporti con Siena? Abbiamo stretto ottimi rapporti con la società e il presidente Minucci, del resto è un po' nella tradizione delle due regioni. Devo dire che loro ci hanno accolto bene quando siamo arrivati in Serie A e noi ci siamo subito presentati con grande rispetto nei loro confronti, perché abbiamo tutto da imparare da una società come la Mens Sana. Giocarsi il secondo posto con Siena? Diciamo che è qualcosa di incredibile, roba da far venire le vertigini. Dopodiché, siamo molto orgogliosi di vivere un appuntamento simile soprattutto perché ce lo siamo meritato. Siamo alla fine del girone di andata, non siamo qui per una questione di fortuna o episodi particolari: siamo stati sempre qui. Abbiamo sempre viaggiato al vertice, ci siamo giocati il primo posto nella partita di Varese e ora ci giochiamo il secondo contro Siena. Purtroppo per noi, loro sono nel momento migliore dall'inizio del campionato perché hanno finalmente trovato la quadratura del cerchio e stanno viaggiando alla grande, ho visto Bobby Brown in Eurolega e credo che non stia facendo rimpiangere McCalebb, anzi. Con la differenza che è costato molto meno. Se i nostri giocatori volevano una grande occasione per dimostrare che non sono quelli visti a Caserta, eccola qui servita".