Gianluca Basile: 'Milano da rincorsa'
Il Baso parla del momento negativo dell'EA7
Gianluca Basile ha parlato a La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia del momento negativo di Milano, fuori dalle Top 16 di Euroleague ed a rischio qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.
"La sconfitta contro Varese è stata una brutta botta, perché dopo i cambi che ci sono stati nella squadra volevamo dimostrare qualcosa ma non ci siamo riusciti. Nei primi 20' abbiamo giocato bene in attacco, muovendo la palla in maniera fluida. Purtroppo però eravamo sotto 43-40: in difesa concediamo troppo, ci manca ancora il giusto atteggiamento. Ci sciogliamo alla minima difficoltà. Ci basta fare un paio di errori e ci mettiamo a giocare ognuno per conto proprio, solo che questo è il modo sbagliato per farlo. Non credo sia una questione di egoismo, ma di voler provare a risolvere le cose, però questo è il modo sbagliato. Poi dobbiamo sbatterci di più in difesa, e poi il contributo di noi "panchinari" è quasi nullo. Come se ne esce? Se avessimo la certezza di quali siano le cause, sarebbe facile trovare anche i rimedi. Oggi tutti sono bravi a fare gli allenatori o i giocatori, a parole, un po' come quando gioca la nazionale di calcio. Si possono dire tante cose su di noi, magari anche giuste. Ma alla fine l'unica cosa vera è che bisogna metterci più impegno e lavorare insieme. Ci stiamo provando tutti. Evidentemente quello che abbiamo fatto finora non è bastato a risolvere i problemi. E Sergio Scariolo? Con il coach ho un buon rapporto, come con tutti gli altri che ho avuto. Non sono certo il tipo di giocatore che va contro il proprio allenatore. Ognuno ha le proprie idee e posso capire il suo stato d'animo. Non è facile essere l'allenatore di Milano mentre tutti aspettano di criticare ogni minimo errore. Come si fa a pensare solo al campionato? È una cosa nuova per me: ho sempre giocato le Top 16 e oggi invece devo tornare a pensare a una sola partita a settimana e ad allenarmi in modo diverso. Ma se non giochiamo più in Eurolega è perché ce lo siamo meritati. Favoriti comunque nei playoff? Chi dice questo, lo fa per nascondersi, perché siamo quasi a metà campionato e i valori sono chiari. Nessuno vuole avere la pressione addosso, mentre noi dichiarando le ambizioni all'inizio della stagione ce la siamo messa addosso da soli. Noi dobbiamo pensare alle prossime tre partite per andare in Coppa Italia, ai playoff mancano sei mesi e ci penseremo dopo. A criticare sono tutti bravi, ma tutti sanno che giocare a Milano è totalmente diverso rispetto a qualunque altro posto in Italia. Non parlo dei giornalisti, che fanno il proprio mestiere, semmai di colleghi o allenatori di cui posso immaginare commenti e opinioni".