Mario Boni su Meneghin: 'Per i giocatori italiani non ha fatto nulla'
Boni parla come sempre senza peli sulla lingua della nuova GIBA
Mario Boni ha parlato a La Gazzetta dello Sport della nuova Giba contro il passato e contro il Consiglio Federale uscente. Ecco le parole, come sempre senza peli sulla lingua, dell'ex campione.
"Il nuovo Direttivo dell'Associazione giocatori vuole avviare un processo di discontinuità con la gestione Cassi che si è piegata su se stessa dopo 12 anni senza crescita e con quella di Meneghin che come presidente Fip ha fatto poco e male per sostenere lo sviluppo dei giocatori italiani. Dino ha commesso molti errori, da ultimo ha invitato i giocatori fuori dall'orbita degli under ad andare a lavorare. Gli rispondo io che ho giocato in tutte le categorie: i cestisti, dilettanti e professionisti, sono tutti lavoratori e come tali hanno diritti e doveri. Nell'ultima stagione sono saltate 52 società, 39 maschili più 13 femminili, bisogna cambiare il sistema e ritornare ad un rapporto diretto e virtuoso tra i club e i giocatori che adesso non c'è per i costi troppo alti dell'attività. Il nostro programma è incentrato su tre punti: 1) ribaltamento del format stranieri/italiani: non più 7+5 ma 5 + 7: 2) vigilanza e tutela nel passaggio dallo status da professionisti a dilettanti per i giocatori di Legadue che ricadranno nella riforma del prossimo maxi campionato di Dna; 3) dimezzamento dei parametri che adesso prevede questi costi: 4.000 euro in DNC, 7.450 in DNB, 9.200 in DNA, 9.750 in LegaDue e 11.500 in serie A. Inoltre vogliamo l'azzeramento delle categorie Under. Inoltre: la creazione di un fondo di sostegno per i giocatori non pagati attraverso i parametri riscossi dai club falliti, sconti per i giocatori universitari fuori sede e supporto per iniziative di solidarietà in Africa coi nostri affiliati".