Sindaco di Cantù: 'Inevitabili ritardi nella consegna del palazzo'

Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, ha parlato a Il Corriere di Como della questione relativa al Palazzo dello Sport. Il sindaco ha detto chiaramente che i soldi che si sono sbloccati a Roma non eviteranno al 100% il ritardo nella consegna del palazzo o addirittura il blocco del cantiere. 'I soldi (1.4 milioni di euro, ndr), quando arriveranno, aiuteranno il Comune dal punto di vista del bilancio - dice il primo cittadino - ma il pericolo di un ritardo o di un blocco del cantiere rimane. Sono soldi che lo Stato ci doveva ed erano previsti nel bilancio - dice Bizzozero - Sul fronte dell'andamento del cantiere non cambia nulla. Certamente i finanziamenti, quando davvero arriveranno, saranno d'aiuto. Al momento, in Comune non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sullo sblocco dei fondi. Il Comune ha anticipato 350mila euro, di fatto scoperti - sottolinea il sindaco - Ora, se i fondi arriveranno ci permetteranno di coprire questo scoperto nel bilancio. Successivamente, gli altri soldi dovrebbero essere erogati da Roma in più fasi, ogni volta che la società che sta effettuando i lavori ci presenterà un certificato di avanzamento dell'opera. L'ultimo incontro che era stato programmato è saltato per responsabilità della società - attacca Bizzozero - Abbiamo inviato un documento scritto chiedendo risposte precise, e scritte sulle questioni ancora aperte. I tempi (consegna prevista a metà giugno) sono dettati da un'apposita convenzione - dice il sindaco -Al momento non è stata presentata alcuna richiesta di proroga quindi, per quanto ne sappiamo, resta confermata la data di chiusura dei lavori. È scontato che, qualora arrivassero domande di proroga, faremo le valutazioni del caso. Guardando lo stato dei fatti è inevitabile pensare a un ritardo dei lavori -continua Bizzozero - Non abbiamo però elementi certi per affermarlo e proprio a questo proposito abbiamo chiesto chiarimenti. Al di là di quello che vediamo, vogliamo sapere davvero come stiano le cose. Il rischio che il cantiere sia lasciato a metà è elevato. È un'opera importante che richiede un investimento grosso e un'azienda che sia in grado di portare a termine quello che si è impegnata a fare. L'amministrazione sta vigilando. Vorremmo risposte certe dalla società, ma non le abbiamo. Devo quindi fare congetture e se faccio congetture, perché non ho elementi certi, comincio a preoccuparmi. Ho un contatto quotidiano con il basket, la parte che con noi è più interessata all'opera - sottolinea il sindaco - Ho detto e ribadisco che il Comune sta facendo l'opera per la Pallacanestro di Cantù, che ha bisogno di un nuovo palazzetto. Se per la società non fosse indispensabile, l'opera perderebbe di senso e di significato. Il rapporto tra l'amministrazione e la squadra è ottimo e sono molto contento. C'è una grande sinergia perché abbiamo lo stesso obiettivo. Speriamo che anche la società che sta facendo i lavori abbia la medesima meta'. Nessuna novità neppure sul fronte del multisala che avrebbe dovuto trovare casa nel futuro palazzetto. In mancanza di certezze sui tempi di realizzazione, Cinelandia ha fatto un passo indietro. 'Ho saputo del via libera ai finanziamenti ma per noi non cambia nulla - dice Paolo Petazzi, amministratore delegato di Cinelandia-Questi soldi erano già calcolati e comunque non incidono sul rapporto tra Turra e i privati. Cinelandia da luglio chiede certezze sui tempi senza avere risposte sicure e non ho avuto contatti recenti con il gruppo che sta realizzando i lavori. Cinelandia a Lecco? Abbiamo un'intesa ma è presto per dire di più - conclude Petazzi - Per quanto riguarda Cantù l'interesse resta, ma non possiamo attendere ali 'infinito. La porta è aperta ma, come detto, abbiamo bisogno di certezze'.