Achille Polonara: 'Varese in testa? Possiamo farcela a resistere'
Polonara si gode il momento magico della Cimberio
Achille Polonara si gode il momento magico della sua Cimberio Varese, ancora imbattuta in campionato ed in testa alla classifica in compagnia di Sassari. Ecco le parole dell'ala rilasciate a La Gazzetta dello Sport.
"Lungo da 93kg, intenzione di mettere su peso? Non mi vedo più pesante, anche se sotto canestro qualche volta faccio fatica contro la stazza degli avversari. Perderei la reattività, la brillantezza che sono le mie caratteristiche principali. Meglio restare così. Il segreto di Varese? Che pur essendo rimasto solo Talts della squadra dell'anno passato, siamo già un gruppo unito in campo e fuori. Io, poi, mi trovo benissimo nel gioco veloce, di corsa, consapevole che, come dice Vitucci, che mi chiede energia uscendo dalla panchina più che punti, questa possibilità parte dall'applicazione in difesa che fa nascere canestri facili in contropiede e il gioco divertente. Le gerarchie funzionano? Ere è il capitano, il giocatore più anzianotto ed esperto con Green che ha qualche stagione italiana alle spalle. Sono loro i fratelli maggiori, che spiegano agli altri americani alla prime esperienza come funziona il nostro campionato e aiutano noi giovani a stare in campo. Resisteremo? Secondo me ce la possiamo fare, rispettando tutti senza paura per nessuno. Abbiamo battuto avversarie di Eurolega e deve ancora rientrare Cerella, che è un ottimo giocatore e darà più profondità alla panchina. Come trovo spazio in un campionato pieno di stranieri? Il momento è diffìcile, le nuove regole ci penalizzano ancora di più ma sono convinto che se uno ha talento e lavora prima o poi ce la fa. Nel mio caso sono stato fortunato: ho avuto allenatori che hanno creduto in me, che, come Ramagli, in situazioni difficili, a Teramo ha preferito rinunciare a uno straniero per darmi più spazio: pochi l'avrebbero fatto. Anche a Varese sento la fiducia ma anche la responsabilità di non essere più un giovane al quale si perdonano i passaggi a vuoto ma un giocatore che deve rendere sempre. Nuova generazione per il basket italiano? Stiamo dimostrando di essere competitivi, l'argento non è arrivato per caso al Campetto ma contro giocatori poi scelti dalla Nba. Ma al momento ci sono altri migliori: in Nazionale, c'è posto per due o tre di noi".