Marco Atripaldi: 'Se siamo quelli di Reggio meglio andare a casa'
Non usa mezze parole Atripaldi per spiegare la debacle di Reggio Emilia
BIELLA. «Sconcertante». Non usa altre parole Marco Atripaldi per commentare la batosta subita dall’Angelico a Reggio Emilia (85-56), una delle sconfitte più dure e pesanti nella storia sportiva del club rossoblu.
«Ci può stare di perdere» prosegue il gm e ad biellese, «ma non in questo modo. Oggi non posso parlare di basket semplicemente perché domenica non è stata una partita di basket. Se siamo quelli visti contro Reggio Emilia, allora dobbiamo andare tutti a casa, io in testa. Però siamo gente che lavora e ci metteremo sotto, tutti insieme, per capire e migliorare. E’ davvero un peccato. In settimana ho visto la squadra allenarsi duramente, con una mentalità aggressiva, carica. Avevamo avvisato i ragazzi che sarebbe stata dura, contro una formazione reduce da tre pesanti sconfitte e desiderosa di riscatto davanti al proprio pubblico. Sapevamo che Reggio sarebbe partita a tutta, aggredendoci fin dalla palla a due. Ma le raccomandazioni e i consigli non sono bastati. L’aspetto preoccupante è che, dopo essere finiti sotto di 20 nel primo quarto, non abbiamo avuto la benché minima reazione, a differenza di quanto fatto contro Pesaro. Io non so se in America perdere di 15 o 30 sia la stessa cosa: qui in Italia, però, è ben diverso».
Sul banco degli imputati c’è ovviamente tutta la squadra, ma il più in crisi pare Moore: si può perdere, si può giocare male (è successo anche a dei campioni come Aradori e Coleman di steccare alcune partite), ma quello che preoccupa della guardia di Philadelphia è vederlo sempre ai margini del gioco, poco cercato, per nulla coinvolto negli schemi. Un pesce fuor d’acque. O lo si recupera in fretta - lunedì alle 20,30 in posticipo arriva Siena... - oppure il taglio sarà inevitabile. La società sta intensificando ancora più i contatti: sul taccuino, non un rookie (alla Johnson-Odom, giocatore accostato a Biella nelle ultime settimane), ma un elemento esperto, che possa surrogare, eventualmente, i compiti di Moore e anche quelli di capitan Soragna, ancora costretto in infermeria fino (almeno) ai primi di dicembre. Difficile il ritorno di Coleman, appena liberato da Nymburk e invocato dai tifosi nelle battute finali dell’incontro di Reggio: il giocatore non pare così adatto e adattabile alla formazione di quest’anno e poi è probabile che cerchi un ingaggio più sostanzioso, in una piazza maggiormente ambiziosa di Biella.