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Serie A 01/10/2012, 16.32

Andrea Trinchieri: 'Il campionato resta la cosa più importante'

Il coach di Chebolletta Cantù intervistato da Repubblica

Serie A

Andrea Trinchieri ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica.it parlando della Supercoppa vinta e della qualificazione al primo turno di Euroleague. Il coach della Chebolletta Cantù ha ammesso che in futuro il sogno è quello di allenare una nazionale. Ecco gli estratti più importanti.

"Supercoppa e Euroleague? Siamo stati bravi. Ora dobbiamo mostrare di aver già resettato quelle emozioni. I bilanci si fanno alla fine, ed abbiamo davanti nove mesi di lavoro. L'unica certezza è che la chiave di tutto resta il campionato. Micov? Non sono perdite, ma un evento logico dentro un rinnovamento. Prima di venire a Cantù, Micov era un personaggio pirandelliano in cerca d'autore. E dopo tre stagioni con noi è andato al CSKA, il miglior club d'Europa, e con un contratto importante. Tyus che tipo è? Una persona molto timida e riservata, immagine che stona col fatto che schiaccia ogni volta che ha la palla. Ha enormi margini di crescita, è all'inizio della catena alimentare nella pallacanestro giocata e non saltata, e noi dobbiamo sfruttare la sua fame. Markoishvili? Bisogna parlarne molto piano, ma se trova finalmente costanza poi fermarlo diventa dura. Non è un argomento nuovo per lui, ma forse stavolta abbiamo preso la strada giusta. Da chi mi aspetto la crescita? Jeff Brooks. Ha taglia fisica, talento, atletismo, può giocare in più ruoli. Non deve imparare tantissimo, lo sforzo maggiore lo deve fare a livello mentale. Cantù terza forza dopo Milano e Siena? Milano è la più forte, ma tutto resta aleatorio finché non detronizzi il re. Questo può avvenire in maniera cruenta, cioè giocandoci contro e battendolo; oppure incruenta, se il Re si perde per strada. Ad oggi Siena è due partite vinte e zero perse. Lasciando stare il come le ha vinte, che adesso non conta. Volevo lasciare Cantù in estate? No. Non è il momento per lasciare Cantù. Il mio futuro/sogno? Ad allenare una Nazionale. Magari potessi allenare una Nazionale. Ma non è il momento per rispondere a questa domanda. Girone di Euroleague? "Ci metteremo il casco. Ma per esperienza appena trascorsa non l'affronteremo con lo spirito del "provarci, costi quel che costi". E' un errore e l'abbiamo scontato. Non abbiamo neanche lo 0.1% di possibilità di vincere l'Eurolega. Il campionato resta la cosa più importante. Anche perché ti fa giocare l'Eurolega".

Per il resto dell'intervista, il link è il seguente.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • Maz199 01/10/2012, 17.09

    CheBolletta Cantù non si può proprio sentire ahahahahahah