Gianluca Basile: 'All'Olimpia non si può dire di no'
Il Baso parla della stagione che lo attende con Milano
Gianluca Basile ha parlato a La Gazzetta dello Sport Lombardia del suo arrivo a Milano e della stagione che attende l'EA7, favorita per la conquista del titolo italiano. Ecco le sue parole.
"Giocare a Milano significa convivere con la pressione e con l'obiettivo di vincere il più possibile. Non ci tiriamo indietro e ci faremo trovare pronti sin da subito. Passaggio da Cantù a Milano? La rivalità tra le due città è accesissima e chiaramente un trasferimento come il mio è sempre vissuto in maniera un po' traumatica. Non mi aspetto che i tifosi mi dedichino dei cori, visto che sono sempre stato un grande rivale dell'Olimpia, ma mi auguro di saperli conquistare con l'impegno e i risultati sul campo. Cambiare club dopo un solo anno è una cosa che non mi è mai capitata in carriera prima d'ora, ma fa parte dello sport, quindi meglio adattarsi il più in fretta possibile. È successo tutto molto in fretta, per certi versi inaspettatamente: dopo che Cantù aveva ottenuto la wild card per le qualificazioni di Eurolega e la cessione di Micov, ero praticamente sicuro di rimanere. Così non è stato, ma il nostro mestiere è anche questo. Girare per Milano? Per ora non mi muovo senza navigatore. La mia famiglia è rimasta a Cantù, per via della scuola delle mie figlie, ma grazie ad un po' di pendolarismo, riesco a stare spesso con loro. Milano più simile a Barcelona rispetto a Cantù? Dal punto di vista della grandezza delle città di sicuro, ma la Spagna resta un paese totalmente diverso dal nostro per come vive lo sport in generale, non solo la pallacanestro. Milano è una squadra che rappresenta la storia della nostra pallacanestro. In più è una piazza dove è possibile programmare e puntare al vertice anche in periodi non facili per lo sport dal punto di vista economico e di prospettiva un po' in tutti paesi europei. All'Olimpia non si può dire di no. Ora dobbiamo soltanto riportarla dove merita, il più in alto possibile".