Serie A, la rivoluzione dei fischietti

Dopo tante polemiche, Gaetano Laguardia, commissario straordinario del CIA, ha spiegato a Il Corriere dello Sport, i nuovi meccanismi di sorteggio arbitrale.

"Nel recente passato i presidenti del Cia si intromettevano nei problemi di valutazione. E poi c'erano troppi conservatori, con il risultato di avere delle valutazioni difformi (tradotto, se un designatore sceglieva di mandare su un campo un osservatore "largo di manica", il direttore di gara saliva nel tabellone delle classifiche già dopo poche giornate, ndr)" ha detto Laguardia.

"Adesso cambia tutto. Il presidente del Cia (che verrà eletto dal prossimo CF, ndr) e il consiglio direttivo formeranno un organo politico e non valutativo. Inoltre, tanto per la serie A che per la Legadue, è stato creato un organo tecnico così composto: un designatore unico (per la A Grossi), due valutatoli (Teofili e Facchini) che alla fine comunicheranno chi tra gli arbitri è idoneo e chi no a continuare, senza ricorrere ai voti, con due promozioni dalla Legadue; infine ci sarà un istruttore (Corrias). Così ora ci sono quattro persone che interagiscono tra loro e che rispondono solo al CF». Stessa struttura per la Legadue, cambiano solo i nomi de valutatoli, Borroni e Cazzaro".

Per quanto riguarda l'assegnazione degli arbitri alle partite, da quest'anno si torna al sorteggio della terna arbitrale, non integrali, come chiedeva la Lega. 

"Esistono 3 liste stilate in base alle classifiche dello scorso anno: 10 arbitri per la lista A, 10 per la lista B e 16 per la C. Quelli delle prime due liste vengono sorteggiati togliendo qualsiasi vincolo (dunque, un fischietto potrà dirigere un incontro di una squadra della sua stessa regione, ndr). Partiamo con la classifica finale della passata stagione, ma le liste non saranno fisse: ogni sei giornate i valutatori possono cambiarle.Questo sarà uno stimolo in più, specie per i giovani. Nei play off ovviamente arbitreranno i migliori" ha concluso Laguardia.