Alberto Causin-Reyer, l'addio è amaro
Il giocatore lascia la Reyer
Non nasconde l'amarezza Alberto Causin per il suo addio alla Reyer. Il giocatore esprime tutta la sua 'tristezza' dalle pagine de Il Gazzettino.
'Una telefonata della società a conferma dell'addio non l'ho ricevuta, l'ho saputo dai giornali - dice con un po' di amarezza -. Il mio sogno sarebbe stato chiudere la carriera da giocatore alla Reyer, ma i matrimoni si fanno in due ed ero solo io quello propositivo. Ho aspettato senza assillare, la chiamata non è arrivata. La società sa che sarei rimasto senza storie fra i dodici, non ho mai preteso nulla nemmeno l'anno scorso, quando il minutaggio si è drasticamente ridotto. Credo avrei potuto fornire un importante ruolo di collante nello spogliatoio. Mi sento un giocatore in salute, qualche soluzione in Legadue si può trovare. Sono disposto a spostarmi da casa, ma dopo cinque anni sarà una sensazione stranissima. Oggi voglio il parquet, ma in futuro spero di rientrare con altro ruolo. Magari preparatore atletico o fisioterapista, manca poco alla laurea dopo quella Isef. In un colpo solo la Reyer si è separata dal sottoscritto, Meini e Allegretti, la vecchia guardia italiana. Mi auguro che la scelta paghi'.
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