E sotto canestro arbitri sotto accusa
Milano preannuncia un esposto sulla base dì intercettazioni del 2008-09 con Siena
ROMA - Trattato con i piedi o con le mani, il pallone di . questi tempi non riesce a trovare pace. Anche nel basket continuano i sospetti, le voci, le accuse. L'ultima denuncia arriva, o meglio sta per arrivare, da Livio Proli: due giorni fa il presidente dell'Arma-ni Milano, essendo stato convocato "con contestazione" dal procuratore federale, avvocato Alabiso, in merito alle dichiarazioni su Siena e sulla necessità di trasparenza nel mondo arbitrale, ha preannunciato un esposto alla Fip. Esposto basato sulle intercettazioni datate 2008 e 2009 (molte già pubblicate in passato) inserite nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Reggio Calabria sul caso baskettopoli (a fianco tutti i dettagli). Nelle intercettazioni Montella (ex responsabile dei commissari speciali, già inibito per 5 anni dalla Fip e tra i principali imputati del processo penale di Reggio C, dunque non uno dei personaggi più specchiati) e Baldi (ex commissario) parlano di arbitri che avrebbero passato vacanze a Siena a spese della Montepaschi. In un'altra registrazione, datata 6 giugno 2008, l'attuale presidente di Siena Ferdinando Minucci chiama Garibotti (ex presidente del Cia) alle 1,24 di notte dopo gara 2 de-la finale scudetto Siena-Roma (85-82) chiedendogli se «dobbiamo temere qualche cosa a Roma, no?».
T0TI - «Per me non è una novità. Vedremo quale sarà il corso della vicenda» si è limitato a commentare Claudio Toti, presidente della Virtus, che all'epoca accusò con forza gli arbitri (in gara 2 della finale tricolore lo stimato Facchini, Sabetta e D'Este) di aver fischiato troppi falli in più a Roma, ribadendo le sue accuse alla procura di Reggio come testimone ed estendendole agli anni precedenti. Sdegnata la replica di Slena, da 6 anni campione d'Italia. Sia perchè quelle intercettazioni sono già state passate al vaglio della giustizia sportiva e di quella ordinaria senza venire considerate rilevanti, sia perchè le parole di Minucci in quella telefonata sono state estrapolate dal contesto. Il contesto, come si legge dalle carte della Procura di R.C. è il seguente: «Minucci chiedeva ragguagli a quanto accaduto successivamente all'incontro del 6 giugno 2008. Il Garibotti riferisce che il presidente, presumibilmente della Virtus Roma, si era portato all'interno dello spogliatoio per parlare con gli arbitri, ove esternava alcune sue considerazioni sulla conduzione di gara... Quindi l'interlocutore (Minucci, ndr) chiedeva se per il successivo incontro a Roma dovevano temere qualcosa, ricevendo rassicurazioni». La Montepaschi fa anche notare che si accusa Minucci di chiedere rassicurazioni sulle designazioni di gara 3 senza sapere che queste erano già state effettuate. «Con riferimento agli articoli apparsi su alcuni quotidiani - si legge nel comunicato di Siena - constatiamo di essere di fronte afrasi estrapolate da intercettazioni ritenute irrilevanti da due magistrati della Procura Federale e Procura Penale. La Mens Sana nega fermamente ogni illazione relativa a presunte facilitazioni di ogni genere che mai ha concesso a nessun tesserato. In merito alle frasi imputate a Minucci si chiarisce che sono solo parte di una conversazione avvenuta dopo che il massimo dirigente dell'altra società si era introdotto al termine di gara 2 della finale 2008 senza essere accompagnato da un dirigente della nostra squadra. Siena si riserva quindi di valutare ogni iniziativa a tutela dell'onorabilità della società, dei dirigenti e di tutti i collaboratori». In questo contesto, proprio ieri, ma per ben altri problemi, il presidente del Comitato Italiano Arbitri, Zancanel-la, si è dimesso.
IPOTESI? - Nel frattempo, e naturalmente lo diciamo solo in via ipotetica, cosa accadrebbe se un presidente di un famoso club di A (non toscano...) avesse convocato nei mesi scorsi nella sua città un designatore degli arbitri e gli avesse detto con tono perentorio che il vento era cambiato, "invitandolo" a fare attenzione alle successive designazioni? Sarebbe o no un fatto grave? E, se sì, cosa rischierebbe il dirigente? Ma siamo sicuri che questo nella nostra pallacanestro non potrebbe mai accadere...