Giorgio Buzzavo scrive una nota sulla questione Treviso
Nota Amministratore Delegato di Verde Sport Giorgio Buzzavo
17 MESI DI TEMPO – Il 16 Febbraio 2011, 17 mesi fa, la Famiglia Benetton comunica la decisione di uscire dal basket professionistico, a partire dal 30 Giugno 2012, manifestando la volontà di cedere il titolo.
Un così largo anticipo nella comunicazione, era mirato a concedere il tempo necessario ad imprenditori ed autorità per trovare una soluzione positiva, nella speranza di dare continuità ad una tradizione trentennale.
I CONTATTI AVVIATI – Dopo questa comunicazione ho incontrato, fra i tanti, il sindaco di Treviso Gobbo ed il Dott. Gaio in modo da individuare possibili imprenditori interessati alla Pallacanestro Treviso. Ho incontrato inoltre personalmente parecchi imprenditori del territorio, senza aver alcun riscontro. Intuendo che gli interlocutori avrebbero continuato a identificare nella mia persona il Gruppo Benetton, abbiamo concordato di dare mandato a Enzo Lefebre, Claudio Coldebella e Giovanni Favaro a proseguire le ricerche: tutte persone pagate dalla Pallacanestro Treviso, inviate in missione alla ricerca di costruire un domani, sempre con il sottoscritto a garantire sostegno alle spalle.
L’INTERESSE DI ZAGO – Il 13 Marzo del 2012, vista la manifestazione di intenti di Bruno Zago, con cui già da tempo Lefebre era in trattativa, indiciamo una conferenza stampa dove annunciamo l’interesse dello stesso Zago, confermando il mandato a Coldebella e Favaro, dopo la dolorosa scomparsa di Lefebre. Sempre in questa occasione, viene ribadita la disponibilità da parte di Benetton a sostenere il costo dei settori giovanili dell’eventuale nuova compagine, riconoscendo circa 100.000 € di premi NAS e 150.000 € di sponsorizzazione, oltre all’utilizzo del Palaverde corrispondendo esclusivamente i costi vivi della struttura. Al fine di creare un vivaio ancora più competitivo, la decisione di chiedere l’iscrizione al campionato di serie C2 regionale.
UNIVERSO TREVISO - Il 24 Marzo viene presentato il progetto Universo Treviso con a capo Riccardo Pittis nelle vesti di garante del Consorzio.
15 GIUGNO - Iscriviamo la Pallacanestro Treviso in Lega A, ancora nella speranza di trovare la corretta soluzione per il subentro. -Il 15 di Giugno un professionista vicino a Zago ci contatta per un appuntamento al lunedì 18 giugno, confermandoci l’interesse dello stesso e viene messo in contatto con il nostro commercialista.
LA RINUNCIA DI ZAGO - Lunedì 18 Giugno, Bruno Zago comunica di non essere più interessato al progetto.
TREVISO BASKET – Mercoledì 4 luglio nasce Treviso Basket srl e nella stessa giornata ci incontriamo a Montebelluna con il Notaio Contento e dei soci della nuova entità, garantendo la più ampia collaborazione per la rinuncia del diritto sportivo in maniera da agevolare, in virtù dell’art. 128 del regolamento organico, l’eventuale assegnazione da parte della F.I.P. di tale titolo alla Treviso Basket srl.
DA 17 MESI A 48 ORE – La nascita di Treviso Basket srl avviene due giorni prima del 6 giugno, data ultima per la presentazione in Lega Basket della fidejussione. Abbiamo sottoscritto una manleva e abbiamo rinunciato al diritto sportivo della Serie C2 regionale, proprio con l’obiettivo di favorire la richiesta di iscrizione da parte di Treviso Basket srl alla Federazione.
NOTA CONCLUSIVA - Tempi così ristretti ci hanno fisicamente impedito di trasferire le quote della società, che ha un patrimonio netto di 1.782.703 €, con crediti e debiti derivanti dalla gestione pluriennale. Riteniamo che anche per Treviso Basket srl, così come per qualsiasi altra entità, sarebbe stato impossibile rilevare le quote di suddetta società con appena 48 ore a disposizione per effettuare gli accertamenti e le valutazioni del caso, come constatato anche dal Notaio Contento e da Paolo Vazzoler, Presidente di Treviso Basket srl. La situazione contingente in cui ci siamo trovati il 4 luglio 2012 ha reso di fatto impossibile una cessione societaria a Treviso basket srl ed è ovvio che col senno di poi, visto l'atteggiamento e la decisione del Consiglio Federale, l'unica possibilità era di progettare sin dall'inizio non una cessione del titolo - la cui assegnazione è discrezionale - ma una cessione della società Pallacanestro Treviso spa: purtroppo tempistiche così ristrette non hanno permesso tale operazione.