Dentro l'America - Day 1

Nuovo appuntamento per il blog di Paolo Citrini, assistant coach della Dinamo Sassari che è volato ad Orlando per la prima delle due Summer League. Le sue prime ore in territorio americano.

"Venire per la prima volta in America significa come dice giustamente Tommy (figlio di Meo) aver gia’ perso qualcosa in precedenza. E’ ovvio che la prima cosa che ti balza all’occhio dopo i fatti dell’11 settembre seppur lontani, e’ la grandissima attenzione alle regole e alla sicurezza, la dogana di Atlanta, l’Esta, foto, impronte digitali, body scanner, difficile passare “inosservati” quando entri.

La seconda e’ sicuramente che tutto quello che vedi America rispetto al nostro paese e’ amplificato 10 volte in grande, tutto enorme, tutto piu’ avanti, un altro modo di vivere.

Infine non si puo’ non notare la situazione rispetto al cibo, all’alimentazione, qui penso che il nostro paese non debba avere nessuna invidia anzi, ogni 50 metri ce’ un fast food di “porcherie” che possiamo anche gustare ma non come ricetta base della nostra alimentazione.

Quando arrivi ad Orlando e guardi dal finestrino dell’aereo sono sicuramente questa miriade di laghetti, citta’ molto estesa costruita sulle paludi, non cambia molto rispetto a noi con case e uffici sfitti o in vendita, la classica signora di colore dei motel americani, i ragazzi che si bevono il ghiaccio senza bevanda e l’aria condizionata, ovunque a palla, escursioni termiche pazzesche, dall’aereo, agli hotel ai locali.

Oggi si inizia con le prime quattro partite, esordio tra Brooklin e Orlando alle 11 della Florida, keep touch my friends".