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Serie A 25/05/2012, 10.13

Livio Proli 'Sugli arbitri serve trasparenza'

Il presidente dell'Olimpia è stato convocato nuovamente dal procuratore ma ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport

Serie A

Livio Proli ha rilasciato una nuova intervista a La Gazzetta dello Sport, tornando a parlare del sistema arbitrale. Proli è stato convocato ancora una volta dal procuratore federale Alabiso. Ecco le sue parole.

"Ho considerato la convocazione dal procuratore Alabiso un'opportunità per chiarire il significato del mio pensiero e stemperare le tensioni in vista dei playoff, evitando che siano equivocate. Credo che le nostre dichiarazioni vadano lette per quello che sono: un contributo al miglioramento del sistema, non attacchi a persone o società. Abbiamo il massimo della fiducia sul giudizio che il campo darà e non vogliamo ci siano ombre sul momento più bello della stagione. Il nostro recente "attivismo" è un'azione a tutela del sistema e del nostro diritto e libertà di dire quello che ci sembra giusto dire. Investiamo e vogliamo capire in quale movimento. Quattro anni fa siamo partiti da zero, la società non esisteva, abbiamo dovuto guardare prima a noi stessi. Ora il club c'è, abbiamo conquistato credibilità in campo anche a livello europeo ed è venuto il momento di dare un contributo alla crescita del basket italiano. Svolta in Lega che non è avvenuta? Non potrà esserci fino a quando non sarà cambiato lo statuto che ha svuotato il ruolo del presidente di ogni potere. La rielezione di Valentino Renzi non era in discussione, è stato confermato mesi fa, si doveva solo ratificare che accettasse i termini del nuovo contratto. Non è il momento delle rivoluzioni ma bisogna ricostruire il codice etico dentro la Lega, comunicare meglio all'interno e verso l'esterno attraverso progetti credibili. L'ultima assemblea mi è piaciuta, hanno parlato tutti: questa sì è stata una svolta. Arbitri, cosa va cambiato? La Federazione vuole tornare al designatore unico. Ovvio che non fosse vero che noi, o Cantù, nell'ultima assemblea volessimo porre il problema del designatore della Lega, Colucci che non ci sarà più. Io e altri presidenti abbiamo chiesto un forte segnale di discontinuità e trasparenza: se sarà la Fip a desi- gnare, vogliamo comunque che si conoscano e si possano verificare i criteri delle designazioni e di valutazione degli arbitri. Abbiamo ipotizzato un sorteggio per fasce per non trovarci più in situazioni poco comprensibili. Io e Minucci abbiamo due visioni differenti, non una migliore o peggiore dell'altra, di cosa fare per risolvere il problema al momento più delicato: quello di arricchire il prodotto per aumentarne il suo valore. Io credo che le poche risorse che abbiamo andrebbero investite in una figura interna che si occupi di marketing nel senso più ampio del termine, Minucci preferisce costituire delle commissioni di rappresentanti di società. Ma le commissioni si riuniscono ogni tre mesi e la situazione è grave e va affrontata ogni giorno. La televisione? Abbiamo contratti in essere con Rai e La7, dobbiamo cercare che funzionino meglio possibile. Ma scadono nel 2013 e già oggi dovremmo lavorare per quello che accadrà poi. Euroleague? Siamo felici che l'Eurolega consideri gli sforzi che stiamo facendo, ma noi pensiamo solo a conquistare un posto in Europa sul campo".

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 30 Commenti
  • petarnaumosky 26/05/2012, 13.59 Mobile

    Chissà dove andranno al mare Proli e Dongel perché. Più di quello al procuratore non possono. Dire

  • vittor 25/05/2012, 18.44
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    No, no, abbiamo capito anche troppo. Il rancido e il puzzo ci sono quando gli arbitri non fischiano come vorrebbe Proli (e forse anche voi). Quando vi fanno qualche favoruccio, come sembra (lo dico per le lamentele lette dei veneziani), allora invece del puzzo c'è un olezzo di rosa e di gelsomino. Comunque sopportateci, fra poco ce ne andremo tutti al mare per cercare di dimenticare l'umiliazione che ci darete. Un po' di pazienza, prego !

  • igorVa 25/05/2012, 18.22
    Citazione ( lele0808 25/05/2012 @ 14:48 )

    io dico che è tempo sprecato spiegarlo a loro!!! immagina se queste dichiarazioni fossero fatte da un certo Minucci!!! Un grazie da parte mia a GORI45 per aver perfettamente analizzato correttamente il vile attentato al povero Gentile (di nome)

    ciao lele, intervengo qua perchè è il primo post tuo che ho trovato..volevo chiederti se posso spedirti l'email così che tu mi possa mandare, quando vuoi, la registrazione della partita del 23. Grazie!

  • santa73 25/05/2012, 15.35

    Scariolo, Proli, le divise di Armani, soliti giochetti per far stare tranquilla la squadra. Eppure tutti ci cascano ancora e vincono loro.

  • DrittoXDritto 25/05/2012, 15.31

    devo dire tutto molto noioso...dall'inizio dell'anno alla fine...sono più sui giornali questo tipo e il suo allenatore che corona e belen...

  • Baio73 25/05/2012, 15.26
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Ti dirò... m'era venuto il sospetto che fosse un problema di diottrie!!! ;-)

  • Erbio 25/05/2012, 15.02
    Citazione ( Baio73 25/05/2012 @ 14:56 )

    Secondo me va un pelino oltre il Proli-pensiero. Siccome noi abbiamo una barca di soldi da spendere, siamo quelli da tutelare ("Investiamo e vogliamo capire in quale movimento"), altrimenti i soldi di Nonno Giorgio il basket italiano se li scorda. Mi ...

    Ti quoto! La mia era una versione esagerata

  • Erbio 25/05/2012, 14.59
    Citazione ( lele0808 25/05/2012 @ 14:48 )

    io dico che è tempo sprecato spiegarlo a loro!!! immagina se queste dichiarazioni fossero fatte da un certo Minucci!!! Un grazie da parte mia a GORI45 per aver perfettamente analizzato correttamente il vile attentato al povero Gentile (di nome)

    Sono d'accordo. E' tempo perso perché Livido Faini ha parlato chiaro. Questo non è sport, è bussiness e Milano deve vincere perchè così vuole il mercato

  • Baio73 25/05/2012, 14.56
    Citazione ( Erbio 25/05/2012 @ 14:47 )

    Se non sono stato chiaro posso semplificare. Prolli vuol dire: fino a oggi errori (intendendo con questa parola solo i fischi sfavorevoli) per entrambe le parti. Da oggi Noi non vogliamo più errori verso Milano. Gli altri si tuteleranno da soli, Noi ...

    Secondo me va un pelino oltre il Proli-pensiero. Siccome noi abbiamo una barca di soldi da spendere, siamo quelli da tutelare ("Investiamo e vogliamo capire in quale movimento"), altrimenti i soldi di Nonno Giorgio il basket italiano se li scorda. Mi piace particolarmente anche questo passaggio, tipico esempio di come si possa accusare senza farlo direttamente: "Io e altri presidenti abbiamo chiesto un forte segnale di discontinuità e trasparenza". Pagherei per sapere chi sono gli altri presidenti e soprattutto se questa richiesta è stata fatta a loro insaputa...

  • lele0808 25/05/2012, 14.48
    Citazione ( Erbio 25/05/2012 @ 14:39 )

    E' bellissimo l'inizio: "Credo che le nostre dichiarazioni vadano lette per quello che sono: un contributo al miglioramento del sistema, non attacchi a persone o società. Abbiamo il massimo della fiducia sul giudizio che il campo darà e non vogliam ...

    io dico che è tempo sprecato spiegarlo a loro!!! immagina se queste dichiarazioni fossero fatte da un certo Minucci!!! Un grazie da parte mia a GORI45 per aver perfettamente analizzato correttamente il vile attentato al povero Gentile (di nome)

  • Erbio 25/05/2012, 14.47

    Se non sono stato chiaro posso semplificare. Prolli vuol dire: fino a oggi errori (intendendo con questa parola solo i fischi sfavorevoli) per entrambe le parti. Da oggi Noi non vogliamo più errori verso Milano. Gli altri si tuteleranno da soli, Noi dobbiamo pensiare a difendere il nostro investimento. Altro che Prolli, Squali..di

  • Erbio 25/05/2012, 14.39

    E' bellissimo l'inizio: "Credo che le nostre dichiarazioni vadano lette per quello che sono: un contributo al miglioramento del sistema, non attacchi a persone o società. Abbiamo il massimo della fiducia sul giudizio che il campo darà e non vogliamo ci siano ombre sul momento più bello della stagione. Il nostro recente "attivismo" è un'azione a tutela del sistema e del nostro diritto e libertà di dire quello che ci sembra giusto dire. Investiamo e vogliamo capire in quale movimento". Devo dire che Prolli è esplicito. Avendo investito vuole che l'investimento renda migliore il sistema, cioè produca vittorie della sua squadra. Per far questo è naturale che gli arbitri siano consapevoli di quello che l'EA7 vuole: mai fischi sbagliati a sfavore dell'EA7. In pratica arbitraggo a favore, visto che per forza gli arbitri sbagliano e che solitamente gli errori sono a sfavore (o simmetricamente a favore) di entrambe le parti. Da ora in poi niente sfavori verso Milano! UNA BELLA PRETESA! O ci è o ci fa e io propendo per la seconda. O tifosi meneghini, cne dite di questa deduzione logica?

  • spelle 25/05/2012, 14.30
    Citazione ( Baio73 25/05/2012 @ 13:22 )

    "è impensabile che in un articolo (tra l'altro per una volta sensato) su Milano ci siano 3 o 4 senesi che hanno da ridire". Se la pensi diversamente da Scariolo o Proli, stai sfottendo. Questo è il pensiero a cui uniformarsi...

    grazie Baio... gli amici milanesi capiranno che quando distribuivano l'intelligenza sono partiti dal nord e al momento che sono arrivati al centro ce n'era rimasta il giusto :-)

  • spelle 25/05/2012, 14.28
    Citazione ( gori45 25/05/2012 @ 13:24 )

    l'intervista è molto soft non vedo problemi in questo. se invece vogliamo parlare di cosa pensi chi ancora capisce di basket di certe partite tra Milano o Cantu' e Siena allora questo è un altro discorso ma penso sia meglio evitarlo. speriamo c ...

    comunque fa sempre piacere, a noi faziosi e che non conosciamo il basket, sentire il pensiero di chi è imparziale come te e soprattutto CAPISCE DI BASKET. Grazie gori45

  • spelle 25/05/2012, 14.23
    Citazione ( gori45 25/05/2012 @ 13:24 )

    l'intervista è molto soft non vedo problemi in questo. se invece vogliamo parlare di cosa pensi chi ancora capisce di basket di certe partite tra Milano o Cantu' e Siena allora questo è un altro discorso ma penso sia meglio evitarlo. speriamo c ...

    visto che tiri fuori ancora la storia di Gentile ti posso tranquillamente rispondere che se ci doveva essere un fischio in quell'azione era lo sfondamento di Gentile... quanto alla solita allusione agli arbitraggi non meriti nemmeno una risposta. Non cordilmente. Spelle

  • sisisisi 25/05/2012, 13.29
    Citazione ( gori45 25/05/2012 @ 13:24 )

    l'intervista è molto soft non vedo problemi in questo. se invece vogliamo parlare di cosa pensi chi ancora capisce di basket di certe partite tra Milano o Cantu' e Siena allora questo è un altro discorso ma penso sia meglio evitarlo. speriamo c ...

    Speriamo a Scariolo, così non ci so scuse...sempre a battuta ovviamente!

  • gori45 25/05/2012, 13.24

    l'intervista è molto soft non vedo problemi in questo. se invece vogliamo parlare di cosa pensi chi ancora capisce di basket di certe partite tra Milano o Cantu' e Siena allora questo è un altro discorso ma penso sia meglio evitarlo. speriamo che quest'anno Siena giochi sempre in 5. Una battuta ma dopo Gentile a chi quest'anno rompono la testa ... senza neanche un fischio da parte della terna? cordialmente

  • Baio73 25/05/2012, 13.22
    Citazione ( spelle 25/05/2012 @ 13:10 )

    scusa ma dove sono gli insulti e gli sfottò?

    "è impensabile che in un articolo (tra l'altro per una volta sensato) su Milano ci siano 3 o 4 senesi che hanno da ridire". Se la pensi diversamente da Scariolo o Proli, stai sfottendo. Questo è il pensiero a cui uniformarsi...

  • spelle 25/05/2012, 13.10
    Citazione ( ThisIsMilano 25/05/2012 @ 12:24 )

    Io lascio i cari amici senesi a commentare.. così parlate da soli e insultate o sfottete quanto volete Proli. E chiedo, se possibile, pure agli altri tifosi della mia squadra di seguirmi. è impensabile che in un articolo (tra l'altro per una volta ...

    scusa ma dove sono gli insulti e gli sfottò?

  • CiccioRho 25/05/2012, 12.49
    Citazione ( vittor 25/05/2012 @ 12:15 )

    Questo signore, fino ad ieri, si faceva rappresentare alle riunioni da una persona che ha idee diverse dalle sue. Ricordate ? Lo ha detto lui, non io. Giudicate voi !

    Si lo ha detto spiegandone i motivi, ora ha iniziato a parlare discutendone proprio con chi lo rappresentava con cui ha divergenze. Non mi sembra che abbia detto una cosa incoerente con la precedente intervista. Che poi parla in modo criptico senza dire nulla sulle reali cose che si son detti col procuratore o su quello che dirà son d'accordo. Evidentemente nella moda hanno sviluppato un linguaggio anoressico ( che io non comprendo avendo ingoiato un pallone da basket che da vent'anni non ho ancora lontanamente digerito)

  • sisisisi 25/05/2012, 12.38

    In Italia sappiamo già perché è tornato dopo i fasti di Pesaro e della Fortitudo Bologna: nonostante i successi con la Nazionale spagnola, la campagna di Russia alla quale Sergio Scariolo si era affacciato con obiettivi bellicosi non aveva dato frutti e l’attacco alla corazzata CSKA Mosca era fallito. Così, senza squadra, Scariolo come spesso è avvenuto nella sua carriera, ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto: la necessità di Milano, al termine della sua ultima stagione, di annunciare al più presto l’allenatore del rilancio portava infatti ad una scelta forzata. E di fronte ai tentennamenti di Ettore Messina, la voglia di cancellare la umiliazione subita al Forum in gara 4 di fronte ai nemici storici di Cantù aveva preso il sopravvento, spingendo la dirigenza milanese a stringere i tempi. Ecco allora Scariolo, libero da molti mesi, da quando aveva lasciato la Russia e il Khimki. Ma che non fosse né Sergio Scariolo prima né dopo nei pensieri di Milano, almeno come prima scelta, lo dicono le date: licenziato dal Khimki il 20 dicembre 2010, Scariolo in teoria era già libero nel momento in cui Milano decideva di chiudere la sua esperienza con Piero Bucchi all’inizio del gennaio 2011. Ma piuttosto che pensare a lui, si optò per il ritorno di Dan Peterson, a conferma di come Scariolo non fosse assolutamente in testa ai pensieri della dirigenza milanese. Colpa anche della tendenza di Scariolo ad “allargarsi”, a volere non solo guidare le danze dalla panchina ma anche dalla scrivania, come gli accadde ai tempi del Real Madrid nella sua seconda esperienza spagnola: dove partì benissimo ma poi pagò le finali perse e lo stress di un doppio impegno di allenatore e general manager che pure aveva voluto a tutti i costi. Ma torniamo alla Russia, dove Scariolo fallisce l’attacco al cuore del nemico (il CSKA) ma prova comunque a far finta di niente di fronte al fallimento. Era arrivato nel 2008-09 compiendo un atto di grande sacrificio, come spiega lui nel suo sito: “La stagione 2008-09 – scrive – iniziò con l’idea di un anno sabbatico, dedicandomi alla televisione e preparandomi per la stagione 2009-10 dove avevo già un accordo con il Khimki. La situazione nel campionato russo precipitò e decidemmo di anticipare i tempi”. Quale fu il motivo per cui la situazione precipitò Scariolo non lo racconta ma, ovviamente, per Scariolo si trattò comunque “di una grande stagione culminata con una finale di Eurocup e il ritorno alla finale della lega russa. Fu un stagione fondamentale per noi segnando l’affacciarsi del Khimki sulla scena europea. In più conquistammo il diritto a partecipare alla Eurolega”. Ovviamente Scariolo dimentica di soffermarsi su come il suo Khimki perse la finale di Eurocup, disputatasi a Torino, contro il Lietuvos Rytas nonostante big del calibro di Garbajosa, Mozgov, Palacio. Sta di fatto che Il 20 dicembre 2010 Scariolo, dopo avere fallito il passaggio alla Top 16 di Eurolega e con un cammino altalenante in campionato, chiude il suo rapporto con i russi.. E per spiegarlo non può che aggrapparsi, come al solito, a chi non ha capito che lui “lavora ai progetti”, non all’immediato. Sentiamolo: signor Scariolo, gli chiede il giornalista, cosa è successo al Khimki? «Molto semplicemente ero andato a Mosca per costruire un progetto di crescita che stabilizzasse la squadra ai vertici europei. Queste ambizioni si sono scontrate in fretta con una realtà economica sfavorevole. Il disegno iniziale era molto intrigante ma ho capito subito che programmare sarebbe stato molto difficile. Purtroppo la realtà russa è che le proprietà ci sono oggi e non sai bene se ci saranno domani, quindi vivi in un clima di perenne incertezza. La conseguenza è che ogni anno eravamo costretti a ripartire daccapo dopo aver perso giocatori chiave, lo zoccolo duro che avrebbe dovuto portarci vicini alla galassia CSKA e di conseguenza all'elite europea. Ad esempio quest'anno abbiamo perso giocatori vitali come Garbajosa, McCarty, Mozgov che è andato ai Knicks. Quanto alla squadra abbiamo perso tante partite di due-tre-quattro punti. Se succede spesso è la spia di qualcosa che a livello caratteriale ci mancava. Però sia in Russia che nella Lega Baltica eravamo ai vertici, nonostante tanti infortuni, la preparazione sballata a causa dei preliminari di Eurolega e infine i sei reduci dai Mondiali. Però la verità è soprattutto che la mia presenza, il mio contratto, erano diventati sproporzionati rispetto alle dimensioni ristrette del progetto. Che ovviamente non era più quello iniziale». Ovviamente, c’è spazio anche per parlare dei nemici, del CSKA sui quali Scariolo cercherà poi di far aleggiare il sospetto di connivenza nello scandalo che travolse il mondo arbitrale russo non essendo riuscito a rovesciare il regime, come ricorda lui stesso: “Il CSKA per anni ha avuto budget enormi, nettamente superiori anche al valore dei giocatori presi, per convincerli ad andare in Russia. Poi li ha affidati ai migliori allenatori, perché prima di Messina c'era Ivkovic, infine gode di un peso anche politico costruito in anni e anni che si sente in Europa e ancora di più in Russia. Quella è una situazione che ha radici estremamente profonde. Ma la mia storia è diversa, sono sempre stato un allenatore che le sue sfide le ha portate venendo dal basso, cercando di rovesciare i regimi. Penso alla Fortitudo, poi a Vitoria, Malaga e appunto il Khimki. Non sono pentito perché era una sfida estrema ma molto stimolante. Non l'abbiamo persa, perché i fatti dicono che due volte siamo arrivati in finale, ma per rovesciare il regime ci voleva altro. Il CSKA ha tanti giocatori di livello altissimo che giocano insieme da anni. Per costruire qualcosa di simile devi avere la forza organizzativa ed economica per proteggere i tuoi migliori elementi. E' lì che siamo mancati». Come vedete, Scariolo è sempre bravissimo ad uscire in piedi dagli “infortuni” avuti in carriera. La colpa è sempre degli altri, di chi non capisce il suo progetto o non ha tempo di attenderlo.. Era accaduto lo stesso anche alla Fortitudo Bologna dove venne esonerato dopo qualche mese della stagione successiva alla conquista della finale scudetto persa contro Milano. Andiamoci a rileggere quanto dichiarava su quel periodo quando finì cacciato dal patron Seragnoli che, purtroppo per Scariolo, voleva solo provare a vincere: «Arrivai che eravamo neopromossi – ricordava Scariolo - ma con sei punti di penalizzazione. Siamo arrivati in breve alla finale scudetto. La Fortitudo era uno stato nascente. Ma la crescita di una squadra non è mai una linea obliqua costante. L'ultimo balzo è sempre il più complicato, è quello che ti permette di passare dallo status di contendente a quello di vincente. Poi c'è la conferma delle vittorie che è un altro problema ancora. Lì non ci fu la pazienza di aspettare che completassimo la crescita. Peccato». Insomma, chi paga Scariolo deve avere tanta pazienza e non ha diritto a chiedergli di vincere subito (ma perché al suo rivale Ettore Messina, prima alla Virtus e poi al CSKA invece riesce?). Deve capire il progetto, proprio come stanno sforzandosi di fare a Milano. E i progetti hanno bisogno di tempo. Intanto, come ama ricordare Scariolo, con lui il progetto di Milano avanza e ha già migliorato il bilancio dello scorso anno: Top 16 in Eurolega e semifinale di Coppa Italia. Gli basta riconquistare la finale (come in fondo fece per due anni di fila il suo predecessore, il bistrattato Piero Bucchi che provava a vincere e si dimenticava, ahimè, di parlare di progetti) e per quest’anno è a posto, in attesa, prima o poi, di rovesciare il regime, magari dopo avere messo in giro ad arte la voce di complotti inesistenti. E se provasse a vincere subito sul campo come fa il suo rivale Messina? C.B.

  • sisisisi 25/05/2012, 12.32

    ARTICOLO SIGNIFICATIVO DELLO SCOREGGIOLO PENSIERO: L'ARTE DI SPARARE C@ZZATE... Fonte: Redazione B@sketNet - C.B. nel momento in cui Milano decideva di chiudere la sua esperienza con Piero Bucchi all’inizio del gennaio 2011. Ma piuttosto che pensare a lui, si optò per il ritorno di Dan Peterson, a conferma di come Scariolo non fosse assolutamente in testa ai pensieri della dirigenza milanese. Colpa anche della tendenza di Scariolo ad “allargarsi”, a volere non solo guidare le danze dalla panchina ma anche dalla scrivania, come gli accadde ai tempi del Real Madrid nella sua seconda esperienza spagnola: dove partì benissimo ma poi pagò le finali perse e lo stress di un doppio impegno di allenatore e general manager che pure aveva voluto a tutti i costi. Ma torniamo alla Russia, dove Scariolo fallisce l’attacco al cuore del nemico (il CSKA) ma prova comunque a far finta di niente di fronte al fallimento. Era arrivato nel 2008-09 compiendo un atto di grande sacrificio, come spiega lui nel suo sito: “La stagione 2008-09 – scrive – iniziò con l’idea di un anno sabbatico, dedicandomi alla televisione e preparandomi per la stagione 2009-10 dove avevo già un accordo con il Khimki. La situazione nel campionato russo precipitò e decidemmo di anticipare i tempi”. Quale fu il motivo per cui la situazione precipitò Scariolo non lo racconta ma, ovviamente, per Scariolo si trattò comunque “di una grande stagione culminata con una finale di Eurocup e il ritorno alla finale della lega russa. Fu un stagione fondamentale per noi segnando l’affacciarsi del Khimki sulla scena europea. In più conquistammo il diritto a partecipare alla Eurolega”. Ovviamente Scariolo dimentica di soffermarsi su come il suo Khimki perse la finale di Eurocup, disputatasi a Torino, contro il Lietuvos Rytas nonostante big del calibro di Garbajosa, Mozgov, Palacio. Sta di fatto che Il 20 dicembre 2010 Scariolo, dopo avere fallito il passaggio alla Top 16 di Eurolega e con un cammino altalenante in campionato, chiude il suo rapporto con i russi.. E per spiegarlo non può che aggrapparsi, come al solito, a chi non ha capito che lui “lavora ai progetti”, non all’immediato. Sentiamolo: signor Scariolo, gli chiede il giornalista, cosa è successo al Khimki? «Molto semplicemente ero andato a Mosca per costruire un progetto di crescita che stabilizzasse la squadra ai vertici europei. Queste ambizioni si sono scontrate in fretta con una realtà economica sfavorevole. Il disegno iniziale era molto intrigante ma ho capito subito che programmare sarebbe stato molto difficile. Purtroppo la realtà russa è che le proprietà ci sono oggi e non sai bene se ci saranno domani, quindi vivi in un clima di perenne incertezza. La conseguenza è che ogni anno eravamo costretti a ripartire daccapo dopo aver perso giocatori chiave, lo zoccolo duro che avrebbe dovuto portarci vicini alla galassia CSKA e di conseguenza all'elite europea. Ad esempio quest'anno abbiamo perso giocatori vitali come Garbajosa, McCarty, Mozgov che è andato ai Knicks. Quanto alla squadra abbiamo perso tante partite di due-tre-quattro punti. Se succede spesso è la spia di qualcosa che a livello caratteriale ci mancava. Però sia in Russia che nella Lega Baltica eravamo ai vertici, nonostante tanti infortuni, la preparazione sballata a causa dei preliminari di Eurolega e infine i sei reduci dai Mondiali. Però la verità è soprattutto che la mia presenza, il mio contratto, erano diventati sproporzionati rispetto alle dimensioni ristrette del progetto. Che ovviamente non era più quello iniziale». Ovviamente, c’è spazio anche per parlare dei nemici, del CSKA sui quali Scariolo cercherà poi di far aleggiare il sospetto di connivenza nello scandalo che travolse il mondo arbitrale russo non essendo riuscito a rovesciare il regime, come ricorda lui stesso: “Il CSKA per anni ha avuto budget enormi, nettamente superiori anche al valore dei giocatori presi, per convincerli ad andare in Russia. Poi li ha affidati ai migliori allenatori, perché prima di Messina c'era Ivkovic, infine gode di un peso anche politico costruito in anni e anni che si sente in Europa e ancora di più in Russia. Quella è una situazione che ha radici estremamente profonde. Ma la mia storia è diversa, sono sempre stato un allenatore che le sue sfide le ha portate venendo dal basso, cercando di rovesciare i regimi. Penso alla Fortitudo, poi a Vitoria, Malaga e appunto il Khimki. Non sono pentito perché era una sfida estrema ma molto stimolante. Non l'abbiamo persa, perché i fatti dicono che due volte siamo arrivati in finale, ma per rovesciare il regime ci voleva altro. Il CSKA ha tanti giocatori di livello altissimo che giocano insieme da anni. Per costruire qualcosa di simile devi avere la forza organizzativa ed economica per proteggere i tuoi migliori elementi. E' lì che siamo mancati». Come vedete, Scariolo è sempre bravissimo ad uscire in piedi dagli “infortuni” avuti in carriera. La colpa è sempre degli altri, di chi non capisce il suo progetto o non ha tempo di attenderlo.. Era accaduto lo stesso anche alla Fortitudo Bologna dove venne esonerato dopo qualche mese della stagione successiva alla conquista della finale scudetto persa contro Milano. Andiamoci a rileggere quanto dichiarava su quel periodo quando finì cacciato dal patron Seragnoli che, purtroppo per Scariolo, voleva solo provare a vincere: «Arrivai che eravamo neopromossi – ricordava Scariolo - ma con sei punti di penalizzazione. Siamo arrivati in breve alla finale scudetto. La Fortitudo era uno stato nascente. Ma la crescita di una squadra non è mai una linea obliqua costante. L'ultimo balzo è sempre il più complicato, è quello che ti permette di passare dallo status di contendente a quello di vincente. Poi c'è la conferma delle vittorie che è un altro problema ancora. Lì non ci fu la pazienza di aspettare che completassimo la crescita. Peccato». Insomma, chi paga Scariolo deve avere tanta pazienza e non ha diritto a chiedergli di vincere subito (ma perché al suo rivale Ettore Messina, prima alla Virtus e poi al CSKA invece riesce?). Deve capire il progetto, proprio come stanno sforzandosi di fare a Milano. E i progetti hanno bisogno di tempo. Intanto, come ama ricordare Scariolo, con lui il progetto di Milano avanza e ha già migliorato il bilancio dello scorso anno: Top 16 in Eurolega e semifinale di Coppa Italia. Gli basta riconquistare la finale (come in fondo fece per due anni di fila il suo predecessore, il bistrattato Piero Bucchi che provava a vincere e si dimenticava, ahimè, di parlare di progetti) e per quest’anno è a posto, in attesa, prima o poi, di rovesciare il regime, magari dopo avere messo in giro ad arte la voce di complotti inesistenti. E se provasse a vincere subito sul campo come fa il suo rivale Messina? C.B.

  • ThisIsMilano 25/05/2012, 12.24

    Io lascio i cari amici senesi a commentare.. così parlate da soli e insultate o sfottete quanto volete Proli. E chiedo, se possibile, pure agli altri tifosi della mia squadra di seguirmi. è impensabile che in un articolo (tra l'altro per una volta sensato) su Milano ci siano 3 o 4 senesi che hanno da ridire. Basta polemiche!!!

  • Baio73 25/05/2012, 12.23
    Citazione ( vittor 25/05/2012 @ 12:15 )

    Questo signore, fino ad ieri, si faceva rappresentare alle riunioni da una persona che ha idee diverse dalle sue. Ricordate ? Lo ha detto lui, non io. Giudicate voi !

    Ma quanta ragione hai Vittor!! Io pongo l'accento su un passaggio credo significativo per capire il senso delle dichiarazioni "Il nostro recente "attivismo" è un'azione a tutela del sistema e del nostro diritto e libertà di dire quello che ci sembra giusto dire". Perfettamente in linea con il pensiero del Marche del Grillo, Proli ritiene di poter dire quello che vuole perchè "lui è lui e voi non siete un cazzo". Infine il passaggio sulle designazioni arbitrali sarebbe da solo meritevole della terza convocazione in Procura, se dici "Abbiamo ipotizzato un sorteggio per fasce per non trovarci più in situazioni poco comprensibili" devi rendere conto sulle situazioni alle quali ti riferisci e perchè non sarebbero comprensibili".

  • vittor 25/05/2012, 12.15

    Questo signore, fino ad ieri, si faceva rappresentare alle riunioni da una persona che ha idee diverse dalle sue. Ricordate ? Lo ha detto lui, non io. Giudicate voi !

  • Shiningbasket 25/05/2012, 11.55 Mobile

    Più che altro serve su di voi la trasparenza...mai nessuno in passato ha fatto ciò che stanno facendo a Milano..che schifo!

  • spelle 25/05/2012, 11.37

    Io e Minucci... ma gli altri non contano proprio una s...a?

  • sisisisi 25/05/2012, 11.09

    Ovvietà, al solito, prima si tira il sasso, poi si ritrae la mano! Questa intervista non farà certo il record di vendite per la gazzetta....

  • lele0808 25/05/2012, 10.28

    pardon convochi

  • lele0808 25/05/2012, 10.28

    aria fritta e nessun riferimento alle motivazioni della convocazione, ci sarebbe da pensare che il procuratore convoca per sorteggio fra le società? ma forse..........