Marco Calvani, Alessandro Tonolli e Gigi Datome in conferenza stampa

Marco Calvani: Se dobbiamo commentare la Virtus Roma dell'ultimo mese, oggi non possiamo fare pagaroni visti gli avversari che avevamo. C'è stata una reazione rispetto alla gara di Venezia. Non dovevamo andare sotto di 17 punti ma loro sono Milano e noi Roma, die squadre diverse. Eravamo anche senza Slokar che è comunque sempre un giocatore in meno nella rotazione. Oggi non si può fare un paragone e non si può parlare oggi della Virtus. È difficile commentare una partita come quella di oggi considerando il loro strapotere fisico. L'unica cosa che poteva pagare era la zona che ha retto solo il primo quarto però. Oggi ho visto una reazione rispetto alle ultime uscite. Una squadra diversa rispetto a quella di Venezia. Per quanto riguarda il finale di campionato, non voglio finire 14esimo quindi non ci saranno invenzioni da qui alla fine (dar più spazio ai giovani nelle ultime gare, ndr).

Alessandro Tonolli: 'Una partita difficile, sapevamo benissimo chi avevamo di fronte. Una squadra lunga, costruita per l'Euroleague. Se mettiamo davanti Milano e Roma si può dire tranquillamente che Milano è più forte di Roma. Abbiamo provato a giocarla. Non mi pesa tanto questa sconfitta ma quella contro Teramo in casa. Quei due punti contro Teramo erano non importanti, di più.  Mancano due partite, non andremo ai playoff ma ci tengo a dire da capitano che onoreremo il campionato e la maglia. Per questa maglia la gente fa sacrifici, viene in trasferta, va anche al Campidoglio a manifestare per salvare. La maglia verrà onorata fino alla fine.

Gigi Datome: Ci tengo a dire che dopo Teramo ero incazzato e non mi andava di parlare di pancia, per questo non mi sono presentato in sala stampa. Ma davvero non avevo voglia. Ci tenevo a dire che io e Tonno ci abbiamo sempre messo la faccia. Non mi è piaciuto che alla prima occasione in quattro anni, nel mio caso, mi sia stato detto che noi non ci abbiamo messo la faccia. Tornando ad oggi serviva una partita maiuscola ma non ce l'abbiamo fatta.