Dimitri Lauwers:' Ad Avellino non ho ricevuto soldi per un anno'
Il belga ricorre al Tribunale FIBA contro la Scandone che gli deve ancora 190.000 euro
Si prospettano tempi duri per la Scandone Avellino. Dimitri Lauwers, giocatore belga di passaporto italiano che ha lasciato la società irpina qualche settimana fa, ha infatti ammesso in una intervista a La Gazzetta dello Sport, di aver fatto ricorso al Tribunale della FIBA per avere i 190.000 euro che gli spettano da contratto con la Scandone.
"Avellino non ha pagato stipendi per un anno. Non bluffo. E' proprio così. A inizio stagione nelle mie condizioni c'erano pure Szewczyk e Troutman. Ho cercato di resistere più di loro, ma mi sono sbagliato. E in queste ore ho avviato la pratica all'arbitrato della Fiba per avere quello che mi spetta, sono 190mila euro (al BAT si sono rivolti anche Casoli e Nelson, ndr). Sono partito da Avellino anche perché a coach Vitucci non sono piaciuto parecchio. Dico solo che ho lasciato la squadra al quinto posto. Ma non crediate che non ho più Avellino nel cuore. Ho tanti amici lì, i tifosi sono straordinari. Per quanto riguarda la società, spero che lo sponsor Sidigas rinnovi e che il club si iscriva al prossimo campionato, altrimenti perdo l'anno di stipendio..." ha detto Lauwers che è tornato a parlare anche della questione passaportati, che hanno ottenuto la sanatoria per la prossima stagione. "Sono un esempio di come la regola ci penalizza. Un solo passaportato per squadra è poco, so già che la Commissione Europea è stata allertata per questo numero così basso. Ho lasciato Avellino con un anno di stipendio intero di arretrato e le altre squadre avevano già il "passaportato": che beffa. Ora sono costretto a giocare all'estero per restare in forma: mi ha contattato Oostende per rinforzarsi contro Charleroi, campione da cinque stagioni di fila. Ci penso ma voglio soprattutto tenermi libero per una nuova opportunità ad alto livello in Italia per la prossima stagione".