Ioannis Bourousis si racconta: 'Sono felice in Italia'
Il centro dell'Olimpia Milano racconta i suoi primi mesi in Italia
In una lunga intervista rilasciata a Eurohoops.net, Ioannis Bourousis ha raccontato i suoi primi mesi in Italia all'Olimpia Milano. Il centro è reduce da una serie di ottime prestazioni e sembra aver trovato la quadratura del cerchio dopo un inizio di stagione difficile e con prestazioni sotto le aspettative.
"Per me si tratta della prima stagione al di fuori della Grecia e sono favvero felice di essere qui in Italia. Non abbiamo iniziato la stagione al meglio ma eravamo nuovi e con un gioco da costruire. Inoltre ad inizio stagione sono partito che ero stanco dopo le fatiche di Eurobasket. Problemi con l'addio del Gallo? Non credo. Gallinari è fortissimo ed è anche un bravo ragazzo. Conosceva già la mentalità della squadra e l'Olimpia non era affatto costruita attorno a lui. E' stato un processo naturale quello che abbiamo vissuto. Ci è servito tempo per trovare la chimica di squadra. Euroleague? Abbiamo mancato la qualificazione ai quarti per differenza punti. Ma qui devo dire che la mentalità è diversa dalla Grecia. Non giochi sempre con una pistola puntata alla tempia. Al coach ed alla squadra si da tempo di crescere. Il nostro obiettivo principale è qualificarci alla prossima Euroleague e giocare la finale di campionato. Rompere il predominio di Siena? Ci abbiamo giocato contro tre volte. Abbiamo vinto una volta. Perso la seconda volta per un tiro e lottato sul loro campo nella terza partita. Sì, credo che possiamo lottare contro di loro per il titolo italiano. Milano? Mi piace vivere qui. Forse avrei dovuto lasciare la Grecia prima perché se trovi la squadra giusta è meglio vivere all'estero. Sei più calmo e rilassato e se perdi non succede nulla. Sin dal mio primo giorno all'Olympiacos su di me c'è stata tanta pressione ed ho sempre provato a giocare al massimo. I problemi dell'estate legati al doping? Ancora non sono alle mie spalle. Ci sono persone ancora arrabbiate. E quando tornerò in Grecia farò di tutto per sistemare la cosa. Il mio nome è finito nell'occhio del ciclone. Nazionale? Abbiamo la possibilità di giocare le Olimpiadi. Andremo in Venezuela a combattere. Non sarà facile ma giocare le Olimpiadi è un sogno. Parlerò anche con Fotsis. Penso che ci ritireremo dalla nazionale dopo Rio 2016. Dopo i mesi qui a Milano posso dire di essere una persona diversa. Sono cambiato. Potete chiederlo a Fotsis".