Nicolò Melli: 'Per diventare forte non devo accontentarmi mai'
La giovane ala di Milano si racconta a QS
Nicolò Melli ha rilasciato un'intervista a QS parlando della sua stagione in cui sta avendo, piano piano, una crescita nei suoi risultati personali e nei minutaggi che coach Sergio Scariolo gli concede.
Ecco le parole di Melli che inizia dalla sua crescita in stagione: "È a buon punto, ma il percorso è comunque ancora lungo. Penso di aver fatto progressi importanti negli ultimi tempi in tanti aspetti, ancor di più in difesa dove spesso mi venivano rimproverate alcune carenze, ma per diventare un giocatore forte il segreto è quello di non accontentarsi mai. Partita contro Kazan la svolta per me? Non riesco a indicare quella partita come decisiva anche perchè per la squadra fu davvero negativa, piuttosto mi viene da segnalare la sfida in Coppa Italia con Siena. È stata la gara delia continuità ad aito livello. Altre volte mi era capitato di fare buone partite singole, ma quella con Siena è stato il culmine di una serie di gare giocate molto bene ed è questa la cosa più importante, al di là dei punti segnati, ero presente, duro mentalmente; quei match, credo, mi ha fatto conquistare ulteriore considerazione da parte del coach. Sapere che sono il cambio di Fotsis non c'è dubbio che mi ha aiutato, ho la fiducia dei coach, so sempre, più o meno, quando devo entrare dalia panchina e mi ha aiutato anche qualche accorgimento a livello tattico che mi ha semplificato il lavoro permettendomi di concentrarmi su determinate situazioni. Cosa vorrei 'rubargli'? La calma incredibile che riesce a mantenere in ogni momento del gioco. Questo gii permette di fare praticamente sempre la scelta giusta, senza perdersi nei nervosismo, anche rinunciare a dei buoni tiri per sé per riconoscerne uno ancora migliore per un compagno. Sono abitudini che cerco di osservare in allenamento, giorno dopo giorno. Adesso abbiamo trovato un buon equilibrio di squadra e dobbiamo continuare a battere su questo terreno. Tra infortuni e giocatori arrivati e partiti praticamente non abbiamo mai presentato una squadra uguale all'altra, in più ogni tre giorni c'era una partita da preparare. Adesso finalmente abbiamo avuto una pausa in cui abbiamo potuto soprattutto lavorare su di noi, facendo anche lavori specifici sui quali non eravamo mai riusciti a soffermarci. Ora sta a noi venire fuori".