Andrea Trinchieri e Frank Vitucci nel post partita
I due coach analizzano la partita vinta nettamente dalla Bennet sulla Sidigas Avellino
Andrea Trinchieri: L'inizio era scritto in tutti i manuali della pallacanestro. Noi abbiamo tutto da perdere e noi ci incartiamo come l'origami. Due contropiedi sbagliati che neanche al microbasket dai 5 ai 7 anni si sbagliano. Non ci siamo disuniti, abbiamo iniziato a macinare gioco ed abbiamo vinto. Ho un grande rispetto di Vitucci e di Avellino. Noi abbiamo vinto anche perchè ho la squadra più lunga. Per quanto riguardo Perkins, parto dal fallo tecnico. C'è bisogno di uno come lui, essendo noi un gruppo di educande. Ha leadership e si è subito inserito nella squadra. È ancora fuori condizione ma giorno dopo giorno sono certo che saprà anche cambiare passo. Per noi Perkins ha lo scopo di acquisire la mentalità vincente che ha Siena, che ha poche eguali in Europa. Siena-Milano? Domani Siena ha un vantaggio, quello dell'abitudine. Chi ha un euro da spendere però e vuole tornare a casa con qualche soldo, scommetta su Milano. Però non ho in mente che tipo di sviluppo tecnico potrà avere. Sarà una partita aperta, scontro tra la mentalità che nessuno ha in Italia, ossia Siena, contro il nuovo che avanza, ossia Milano. La vera favorita di queste Final Eight è Pesaro perchè ha battuto le altre tre semifinaliste.